PNRR. In Lombardia sì a mozione Lega per rivedere i criteri

Milano, 2 Mag. – “Stiamo pagando le tante falle dell’impianto originario del PNRR, fatte dal Governo Conte bis del PD e del Movimento 5 Stelle, che hanno penalizzato le realtà virtuose del Paese. Con l’approvazione della mozione di oggi vogliamo dare il giusto riconoscimento a Regione Lombardia e a quelle realtà che si sono dimostrate in grado di dare concretezza ai progetti e di realizzare le opere.

Una posizione simile, peraltro, a quella recentemente espressa dal sindaco di centrosinistra di Milano Beppe Sala”. Lo fa sapere in una nota il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Alessandro Corbetta dopo l’approvazione della mozione, di cui è il primo firmatario, sulla richiesta di revisione dei criteri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“I criteri del primo piano- ha sottolineato Corbetta – non hanno fatto i conti con la realtà, escludendo le Regioni nelle scelte dei progetti e rischiando così di perdere fondi importanti. La mozione va proprio nel senso opposto, con l’obiettivo di non perdere risorse importanti. Infatti, chiediamo al Governo che si faccia portatore presso le istituzioni europee di una richiesta di revisione del PNRR che porti a rimodulare l’impostazione dei criteri, dando tutela e priorità alle capacità progettuali di quelle aree del Paese che hanno già dato dimostrazione di sapere sviluppare e concretizzare le opere compatibili con gli obiettivi del piano”.

Molto critico sulla scelta della maggioranza il capogruppo M5s Nicola Di Marco: “La speranza è che gli impegni di questa mozione-pagliacciata non arrivino mai al Governo. Perché se dovessero essere presi alla lettera il rischio concreto è che l’effetto sia quello di far perdere a tutte le regioni d’Italia i fondi del PNRR. Come si possa parlare oggi, con i ritardi che il Governo Meloni ha già accumulato, di rimodulazione, e quindi di ulteriori perdite di tempo, è davvero incomprensibile. A meno che l’obiettivo della Lega non sia proprio quello di mettere ancor più in crisi un Governo già in grave difficoltà e rinunciare quindi a fondi che non sono capaci di spendere. Del resto, importanti esponenti del partito hanno già aperto a questa possibilità”, conclude Di Marco. (Com/Mas/ Dire) 19:10 02-05-23

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