(DIRE) Roma, 25 Apr. – “Oggi ci presentiamo a questa iniziativa come ministero il ministero in discontinuità con il modello di rappresentazione che noi davamo negli anni passati, con un modello in promozione dell’Italia nella sua interezza e non nei suoi singoli segmenti”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste intervento a Barcellona all’inaugurazione del padiglione Italia del SeaFood Expo Global, che aggiunge: “Io credo che questa possa essere una sfida vincente nell’ambito di una promozione del marchio più forte che esiste e che si chiama Italia”. “Ogni volta che uno vede la parola Italia su un prodotto, il Tricolore- aggiunge-, nel resto del mondo significa qualità.
Vengo dal G7 in Giappone. Da est a ovest del pianeta l’Italia e qualità. È una cosa che dobbiamo saper difendere perché dietro quella parola c’è un sistema, c’è una filiera, ci sono uomini e donne che lavorano, che esportano pesce, qualità e lo fanno anche in sintonia con tutto il resto che dobbiamo esportare insieme al nostro pesce. Se non crei ricchezza non puoi aiutare nessuno.
Portiamo avanti un lavoro trasversale tra ministeri. Nel programma di questa iniziativa nel calendario non c’è il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare, delle foreste della pesca, c’è anche la presenza di altri ministri importanti che apparentemente, a parte Musumeci che si occupa di mare ed è un riferimento diretto in una strategia di promozione della nostra ricchezza blu nel sistema Italia, cioè il ministro della Cultura, con cui presenteremo la candidatura italiana per veder riconosciuta la cucina italiana di un patrimonio immateriale dell’UNESCO, che non è una cosa secondaria, perché la Francia, il Giappone, Messico e la Corea già vedono riconosciuto e protetto questo tipo di valore che non è il piatto, è quello che c’è dietro il piatto”. (Vid/ Dire) 19:09 25-04-23