(DIRE) Roma, 21 Apr. – “L’Italia fa parte della NATO dal 1949, ha aderito alla Carta delle Nazioni Unite nel 1955, è stato fondatore dell’Unione europea. La nostra partecipazione alle istituzioni internazionali non è un pranzo di gala, sono impegni presi con i cittadini italiani che pagano le tasse e votano: sono azione politica”. Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista al direttore de ‘Il Foglio’, Claudio Cerasa.
“Partecipare per me significa condividere valori fondamentali e trasformarli in decisioni concrete: quella del governo che presiedo è una presenza attiva. In Ucraina è in gioco non un’astratta libertà, ma quella dell’Europa, i nostri confini materiali e ideali sono minacciati dalla guerra d’aggressione della Russia”. “Siamo di fronte – aggiunge la presidente del consiglio – alla più grave crisi mondiale degli ultimi decenni, abbiamo ogni giorno la prova della competizione durissima tra l’occidente e quel ‘resto del mondo’ che di fronte a un segnale di ‘resa’, un rallentamento dell’azione a supporto della resistenza di Kyiv, potrebbe pensare che in fondo si può giocare d’azzardo con la guerra per centrare l’obiettivo più grande: indebolire l’ordine liberale e rafforzare il potere e l’influenza globale di dittature, democrature e regimi autoritari. Questo non lo possiamo permettere, per l’Europa è una prova della Storia che non ha alternative: dobbiamo ‘vincere la pace’.
“E, per vincerla, dobbiamo sostenere l’Ucraina sul piano politico e militare con fermezza e saggezza. Ho visto in Parlamento chi agita la bandiera di una pace astratta accusare il Governo di trascinare l’Italia verso la guerra, di spendere soldi per le armi. Niente di più falso – sottolinea Meloni – sbagliato e pericoloso per il nostro futuro. Sulla spesa, diamo a Kyiv sistemi di difesa che già abbiamo e aggiungo che ogni vita salvata grazie al nostro supporto per me non ha prezzo” (Rai/ Dire) 09:37 21-04-23