(DIRE) Roma, 18 Apr. – “Il dibattito sull’immigrazione è sempre un campo di battaglia ideologico. Nemmeno sul titolo del dibattito la maggioranza del Parlamento Europeo si è trovata d’accordo e la sinistra lo ha voluto cambiare perché non voleva nel titolo la parola emergenza.
Per la sinistra, quello che sta affrontando l’Italia è una cosa normale. E in Italia si discute perché la sinistra non vuole i centri per il rimpatrio. Un assessore regionale della Toscana ieri, seguito poi dal Presidente Giani, ha detto che sono come i lager per gli ebrei, offendendo così la memoria della Shoah e il popolo di Israele.
I paragoni impropri, la strumentalizzazione, l’ideologia creano solo problemi e non ci fanno trovare soluzioni. Invece la via da percorrere è sempre la stessa: ripartire dalla legalità. È l’immigrazione irregolare che produce le morti in mare. Non ho mai sentito di un immigrato con regolare visto che viene in aereo e trova la morte.
È per questo che bisogna trovare soluzioni congiunte, anche operazioni militari a difesa della legalità. Ne va della credibilità europea. L’Europa ci aiuti a bloccare gli scafisti, a non far partire i migranti, a favorire un’immigrazione ordinata e ci aiuterà a salvare vite nel Mediterraneo.
C’è bisogno in Europa di riaffermare saldamente il diritto dei Paesi membri a decidere chi può entrare in casa nostra. Dobbiamo poter accogliere chi ha voglia di lavorare e di integrarsi, per gli altri non c’è posto. Si tratta di una battaglia culturale, economica, sociale.
L’Europa deve tornare a difendere le proprie radici, i propri valori, i propri confini. E lo può fare proprio aiutando l’Italia, là dove la cultura europea ha le sue antiche radici”. Così Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria. (Vid/ Dire) 21:10 18-04-23