Produce elevate quantità di anidride carbonica, che donano ossigeno
Il polmone della terra, la foresta dell’Amazzonia da sempre è stata dalla parte della salute di ogni essere umano, essa se conservata e protetta per bene potrebbe evitare circa 15 milioni di casi di infezioni respiratorie, facendo risparmiare oltre due miliardi di dollari sanitari per queste patologie.
Gli studi sono stati condotti e analizzati da degli scienziati di EcoHealth Alliance, e la ricerca è stata pubblicata sulla rivista Communications Earth & Environment.
Da sempre la foresta è minacciata dalla deforestazione, essa contiene più della meta delle foreste tropicali al mondo, e con la perdita di vegetazione aumenta l’inquinamento, facendo nascere malattie respiratorie e cardiovascolari. Molti gli incendi che inquinano l’aria con sostanze tossiche. Con la perdita della vegetazione le funzioni di assorbimento e biofiltraggio vengono limitate.
La conversazione della foresta nei territori indigeni favorirebbe e preverrebbe 15 milioni di casi di infezioni respiratorie e cardiovascolari, ciò porterebbe a un risparmio di due miliardi di dollari ogni anno. Per gli scienziati è importante difendere questi ampi spazi verdi, (che oltre ad essere la casa di tantissimi animali che rischiano per sempre l’estinzione) che rappresentano una “medicina” per gli umani, il che porterebbe a un grande risparmio economico.
A fine Gennaio il Presidente brasiliano Lula, aveva dato il via alle prime operazioni contro la deforestazione illegale in Amazzonia. Il diboscamento della foresta era aumentato durante l’amministrazione di Jair Bolosonaro. Ma secondo alcuni dati forniti dall’Istituto nazionale di ricerche spaziali (Inpe), a Febbraio 2023, vi è stato un “record di deforestazione” nell’Amazzonia Brasiliana, e sono stati rasi al suolo 321,97 km quadrati di foresta (fonte: agi.it).
AO