E misure di defiscalizzazione del lavoro aggiuntivo
(DIRE) Roma, 22 Mar. – “Stiamo studiando la possibilità di un incremento delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive, di cui all’articolo 115, comma 2 del Ccnl dirigenza area sanità 2016-2018, soprattutto avendo riguardo alle prestazioni aggiuntive sanitarie richieste per l’abbattimento delle liste di attesa, così da rendere il ricorso a tali prestazioni da parte delle aziende e degli enti del Ssn più incentivante per i professionisti sanitari destinatari, nonché più utile per la collettività”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel corso del question time di questo pomeriggio rispondendo sulle iniziative volte a garantire una retribuzione adeguata al personale medico e infermieristico del sistema sanitario nazionale.
Inoltre, il ministro ha spiegato che intende “prevedere misure di premialità di carriera per chi accetta di prestare il proprio servizio nei reparti più impegnati e di prima linea, nonché pensare a misure di defiscalizzazione del lavoro aggiuntivo e della indennità di specificità della dirigenza medica sanitaria. Sto, inoltre, pensando- ha detto- a ulteriori iniziative normative – sempre da adottare prima dell’inizio dell’estate – che tengano in considerazione, anche per una valorizzazione ai fini previdenziali, la difficoltà e il disagio del lavoro prestato nei servizi di emergenza-urgenza, nella consapevolezza della centralità delle risorse umane per lo sviluppo ed il funzionamento dei servizi ospedalieri”.
“A ridosso dell’inizio del mio mandato- ha spiegato Schillaci- ho istituito un apposito gruppo di lavoro con l’obiettivo di affrontare la questione della carenza del personale sanitario e il conseguente ricorso da parte delle aziende sanitarie ad affidamenti esterni. I temi che si stanno approfondendo costituiranno i contenuti di nuove proposte normative, che intendo adottare prima dell’inizio dell’estate. Gli esiti di tale lavoro confluiranno in proposte normative, già in parte ben definite nella loro struttura e nel contenitore complessivo, finalizzate ad assicurare il potenziamento delle risorse umane nei servizi di emergenza urgenza, da un lato, e, dall’altro, a disincentivare il ricorso alle sopra descritte forme di esternalizzazione dei servizi sanitari che – come evidenziato – si traduce in un impiego a carattere saltuario e precario di professionisti sanitari da parte delle aziende. Insieme al contrasto alle sopra descritte forme irregolari d’ingaggio, il mio impegno è inoltre finalizzato alla messa in campo di tempestive e rilevanti misure, anche di natura finanziaria, per rinnovare e incentivare l’interesse verso il Ssn, da parte di tutti i professionisti sanitari”. (Mab / Dire) 16:38 22-03-23