Cybersicurezza. Goretti: si a cabina di regia interforze, difesa sia competitiva

Ripensare forza combattente con queste caratteristiche

(DIRE) Roma, 22 Mar. – Nel corso della sua audizione al Senato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale Luca Goretti, ha dedicato uno spazio alla sicurezza e al dominio cyber, esprimendosi a favore di una cabina di regia interforze. “Pianificare e condurre operazioni cyber che producano effetti sul dominio aerospaziale impone di acquisire una padronanza di tale innovativa dimensione che può essere conseguita solo con la competenza e la disponibilità di adeguato capitale umano. La competenza viene oggi acquisita attraverso lo sviluppo di filiere specialistiche sin dagli istituti di formazione, che massimizzino virtuosi processi di interazione da e verso il mondo universitario e dell’industria, ma anche con attività esercitative complesse – cito la cyber eagle organizzata dall’Am – la cui ultima edizione- ha rammentato Goretti- è stata concepita per addestrare la catena di allertamento in caso di incidente informatico, per collaudare l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale ottimizzati al monitoraggio delle reti, con l’obiettivo di prevenire gli attacchi informatici e salvaguardare la mole di dati che ogni giorno l’Aeronautica mette a disposizione del Paese”.

Il Capo di Stato Maggiore ha sottolineato: “Ritengo che ogni singola componente dello strumento militare debba prima di tutto essere capace di difendere se stessa da attacchi trasversali, subdoli e invasivi come quelli cibernetici. Ecco perché guardo con favore l’idea di una cabina di regia interforze che possa coordinare le specifiche peculiarità di ogni segmento, terrestre, marittimo e aeronautico, per creare un osmotico ombrello protettivo di tutto il comparto e una gestione oculata dello sforzo complessivo. Si eviteranno così duplicazioni inutili in un settore dove l’elevata competenza e professionalità sono difficili da creare in pochi minuti, mentre è quantomai appetibile nel mondo esterno. Ecco perché la reale sfida risiede nel dare vita a realistiche formule di ritenzione delle pregiate professionalità informatiche che permettano alla difesa di rendersi competitiva. Al riguardo dovrà essere ripensata una forza combattente dalle caratteristiche, dai requisiti e dai progressi di carriera tanto rivoluzionari quanto il dominio stesso in cui sarà chiamata ad operare”, ha concluso. (Sim/ Dire) 20:08 22-03-23

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