Nell’arco di due giorni l’uragano Nikola – sottolinea la Coldiretti – ha provocato ben 24 eventi estremi tra bombe d’acqua e tempeste di vento concentrate soprattutto sul versante orientale della regione secondo l’analisi della Coldiretti sulla base su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
Il maltempo -precisa la Coldiretti – ha interessato a macchia di lopardo anche altre regioni del meridione come la Calabria e la Sardegna dove è stato rilevato addirittura un tornado a Villaputzu. L’Italia è spaccata in due con il su finito sott’acqua ed il nord che fa i conti con una gravissima siccità dopo un 2022 in cui nel settentrione si è registrata la caduta del 40% di precipitazioni in meno, con terreni, fiumi e laghi a secco ma anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nelle montagne.
Al Ponte della Becca (Pavia) il fiume Po si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate mentre i grandi laghi hanno percentuali di riempimento che vanno dal 35% del lago di Garda al 37% di quello Maggiore fino ad appena al 21% di quello di Como, secondo le rilevazioni della Coldiretti. Una situazione preoccupante anche in vista dei prossimi mesi quando – conclude la Coldiretti – le coltivazioni avranno bisogno di acqua per crescere.
comunicato stampa – fonte: https://www.coldiretti.it/meteo_clima/maltempo-ecco-la-conta-dei-danni