Oggi e domani il governo italiano sarà presente in Consiglio europeo durante il quale, oltre al tema dei migranti, si parlerà dell’ipotesi di un allentamento alla normativa riguardante gli aiuti di Stato, in modo tale da consentire ai Paesi membri di sostenere le proprie imprese a fronteggiare l’offensiva protezionistica che gli Usa hanno lanciato con “l’Inflaction Reduction Act”.
Già, nei giorni scorsi, il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti aveva espresso aperto scetticismo tanto sulla misura quanto sulla possibilità che l’Ue riuscisse a far fronte comune alla strategia americana.
Ieri a confermare la posizione scettica del governo italiano , sulla proposta avanzata dalla Commissione Ue, ci ha pensato il ministro agli affari europei, Raffaele Fitto che ha spiegato: La proposta di modifica delle regole degli aiuti di Stato potrebbe rivelarsi un’ azione avventata, perché da una parte altererebbe la tenuta del mercato interno europeo, e dall’altra rischierebbe di non dare alla questione una risposta unitaria e coesa. Il pericolo è che in concreto si creino condizioni per le quali quei Paesi che hanno maggiore capacità fiscale siano in grado di intervenire con più forza nelle loro economie, creando ulteriori elementi di disparità tra Stati . Il ministro ha poi precisato che la proposta italiana, presentata in Commissione, chiede che laddove si inizi a ragionare sulla modifica delle regole degli aiuti, ci sia una disponibilità forte ad utilizzare le risorse esistenti in maniera flessibile. Per un Paese come l’Italia che non ha una grande capacità di scambio, sarebbe una opportunità quella di utilizzare al meglio le risorse presenti, che non costituiscono un ulteriore nuovo debito e che potrebbero invece rappresentare, nell’ambito di scelte settoriali, un sostegno fondamentale per dare una risposta anche a lungo termine all’”Inflaction reduction act americano”.
Quindi ha aggiunto che “il dibattito sarà più ampio in Consiglio dove verrà esaminata la proposta iniziale della presidente della Commissione europea sul fondo sovrano. Su questo punto c’è una sollecitazione forte affinché la Commissione europea presenti una proposta entro l’estate”.
Altro tema caldissimo, all’ordine del giorno del consiglio europeo, è quello dell’immigrazione. Il ministro Raffaele Fitto ha snocciolato i punti cardine della proposta italiana ai partner Ue. Nella proposta viene evidenziata la necessità di avere una visione chiara e unica nel distinguere tra arrivi primari e secondari; di comprendere la differenza tra profughi e migranti economici; di capire che ci sono diversi approcci tra chi gestisce il fenomeno da terra e chi lo gestisce via mare”. E ancora: “Si dovrebbe programmare un’azione finalizzata all’utilizzo adeguato delle risorse europee destinate alla cooperazione e agli interventi di sicurezza da attuare direttamente nei paesi del Nord Africa.
Miriam Sgrò