(DIRE) Roma, 17 Gen. – L’accelerazione dell’inflazione che caratterizza il 2022 si riscontra in tutte le ripartizioni geografiche e tutte le regioni. Tutte le ripartizioni geografiche, spiega l’ISTAT, registrano un’inflazione sostenuta e in accelerazione rispetto a quella del 2021: le Isole (da +2,2% nel 2021 a +9,7%), il Nord-Est (da +2,0% a +8,6%), il Sud (da +2,1% a +8,2%), il Centro e il Nord-Ovest (da 1,7% per entrambe rispettivamente a +7,9% e a +7,8%, al di sotto, quindi, del dato nazionale).
A livello regionale sono undici le regioni (Sicilia, Trentino Alto Adige, Sardegna, Liguria, Abruzzo, Puglia, Umbria, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana) nelle quali l’inflazione del 2022 risulta più ampia di quella nazionale (che in media è all’8,1%); la Calabria registra un’inflazione media annua pari al dato nazionale, mentre si attesta al di sotto la crescita dei prezzi al consumo nelle restanti regioni.
La Sicilia guida la classifica con un’inflazione media al 9,7%, seguita da Trentino Alto Adige al 9,4%, Sardegna al 9,1 e Liguria al 9. Sotto la media nazionale Campania (7,9%), Lombardia(7,8%), Lazio(7,7), Marche (7,6), Molise (7,5), Piemonte (7,5) e Basilicata (7,1). Chiude la Valle d’Aosta al 6,9%. (Dire) 11:48 17-01-23