Il governatore regionale di Dnipro, Reznichenko ha reso noto che sono arrivati a 35 i morti e 75 i feriti dopo l’attacco a Dnipro dove un condomino è stato colpito e per una parte distrutto da un razzo. “Le operazioni di soccorso e salvataggio vanno avanti da oltre 40 ore. I soccorritori hanno estratto altri morti.
Al momento, l’attacco è costato la vita a 35 residenti, tra i quali due bambini”, questo il commento delle istituzioni locali. Continuano le ricerche tra le macerie perchè 35 persone sono disperse. I soccorsi hanno ne hanno salvate sino adesso 39.
C’è un rimpallo di responsabilità per capire cosa abbia colpito quello che non è un obiettivo militare ma una residenza civile. I russi sostengono che i loro attacchi erano rivolti alle infrastrutture e che il condominio sia stato colpito da un razzo “deviato” della difesa ucraina.
La strage di Dnipro si aggiunge a quelle già avvenute nei giorni scorsi per un conflitto che anzicchè diminuire è solo mutato nella sua forma. Sono al momento pochissimi i tentativi di negoziato dei molteplici attori di questa tragedia umanitaria che dura da mesi ormai.
Sil Bott