Boss sarebbe stato coinvolto in omicidio del Magistrato ucciso nel 1991
(DIRE) Reggio Calabria, 16 Gen. – “Non provo niente. Sarò impopolare, forse cinica. Sicuramente esausta. Quello là, il mafioso, finalmente si troverà esattamente dove deve essere. Dove sconterà la sua pena. Dove è giusto che sia. Si porterà dietro i suoi segreti, i volti dei morti, quelli che ha guardato in faccia, quelli che ha colpito alle spalle, i lamenti, le preghiere. Si porterà dietro le lacrime dei vivi, dei parenti delle sue vittime, quelle stesse lacrime con cui cerchiamo ogni giorno di colmare il vuoto di chi è stato strappato alla vita dalla tracotanza prepotente del mafioso in questione”.
Così la presidente della Fondazione ‘Antonino Scopelliti’, Rosanna Scopelliti, figlia dell’alto magistrato di Cassazione ucciso in un agguato di mafia nell’estate del 1991 a Piale di Villa San Giovanni (Reggio Calabria). Secondo una recente indagine della Dda di Reggio Calabria, nell’omicidio sarebbe coinvolto anche Matteo Messina Denaro, arrestato oggi a Palermo, dopo 30 anni di latitanza, nel corso di un’operazione del Ros dei carabinieri.
“Mi piacerebbe ascoltare le sue parole su mio padre – aggiunge Rosanna Scopelliti -, mi piacerebbe sapere se è vero che era accanto a chi lo ha ucciso, se ne ha visto il volto prima di privarmi per sempre del suo sorriso. Mi piacerebbe sapere se c’era, se ha deciso, se ha ascoltato”. “Non fa paura, il mafioso, quasi pena, forse, ai più misericordiosi, a chi conosce il perdono. A me, oggi, quella figura, lascia indifferente.
Mi rende orgogliosa invece – conclude – il lavoro dei carabinieri del ROS e di tutti coloro che hanno avuto una parte attiva nell’arresto del mafioso. A loro va il ringraziamento più sincero. La gratitudine di una figlia, di una mamma, di una semplice italiana”. (Red/Dire) 18:42 16-01-23 (foto di repertorio)