Processo pace prosegue, ritiro forze Eritrea da confermare
(DIRE) Roma, 13 gen. – L’esercito dell’Etiopia ha annunciato il ritiro dalla città tigrina di Shire delle alleate forze speciali della regione amhara, giorni dopo che le truppe del Tigray hanno ultimato la consegna di armi pesanti alle forze armate nazionali.
Entrambi i passaggi sono previsti dall’accordo per la cessazione delle ostilità siglato a novembre in Sudafrica e da quello per l’implementazione dell’intesa firmato giorni dopo in Kenya. Il patto ha messo fine a circa due anni di ostilità fra il governo etiope e le autorità del Tigray, guidate dal Fronte di liberazione del popolo tigrino (Tplf).
Al momento, solo il disarmo da parte delle forze tigrine è stato confermato dal meccanismo di monitoraggio dell’intesa, il Monitoring, Verification and Compliance Mission (Mvcm) istituito dall’Unione Africana a fine dicembre.
Il ritiro delle truppe amhara da Shire, città da circa 100mila abitanti situata circa 100 chilometri a nord-ovest dal capoluogo Macallè, è avvenuto con una cerimonia supervisionata dal vicecomandante dell’esercito etiope, il generale Abebaw Tadesse, come le stesse forze armate informano tramite Facebook. I gruppi armati originari della regione degli Amhara, così come alcune milizie irregolari della stessa zona, sono state accusate da diverse organizzazioni internazionali di aver commesso in Tigray potenziali crimini contro l’umanità e di guerra. Oltre al conflitto cominciato due anni fa, fra Amhara e Tigray proseguono da anni tensioni relative alla delimitazione dei confini fra le due regioni.
Un’altra delle forze armate che dovrebbe lasciare il Tigray stando a quanto stabilito dall’intesa di novembre è l’esercito eritreo. Nelle scorse settimane media internazionali hanno rilanciato testimonianze, per adesso prive di riscontri ufficiali, del ritiro dei soldati di Asmara da alcune aree della regione.
(Red/Dire) 13:16 13-01-23