Studio Susini: Stato alzi guardi, evitare imprese malavitose in trasporti
(DIRE) Firenze, 11 Gen. – Cancellato il taglio delle accise sui carburanti, l’aumento di 18 centesimi al litro porterà nelle casse dello Stato “oltre 11 miliardi in un anno e aggraverà quelle delle aziende per oltre 6,6 miliardi”, stima Susini Group, studio di Firenze di consulenza del lavoro. “Una misura che il governo ha deciso di ‘abbandonare’ anche in virtù del fatto che i prezzi di benzina e diesel sono in diminuzione negli ultimi mesi e mitigano in parte l’aumento delle accise.
Le aziende maggiormente penalizzate saranno quelle del trasporto. Aziende che difficilmente riusciranno a ribaltare l’aumento del carburante al cliente, in virtù di accordi già contrattualizzati, e che si troveranno a erodere gli utili o, nella maggior parte dei casi, ad avere perdite in bilancio che potrebbero mettere a serio rischio il corretto svolgimento delle loro attività”, dicono ancora dallo Studio Susini ricordando che già nel 2022 molte aziende di trasporto “hanno dovuto recedere dai contratti di appalto per insostenibilità dei costi rispetto ai ricavi”.
Ebbene, questa “situazione di mercato, in virtù del recente aumento dei carburanti, si andrà confermando anche per i primi mesi dell’anno nuovo portando alla fuoriuscita dall’economia delle aziende più virtuose che non possono permettersi perdite in bilancio”. “Quello che sta avvenendo è un fenomeno molto pericoloso a cui lo Stato deve dedicare le dovute attenzioni al fine di evitare che nel settore dei trasporti si possano infiltrare aziende ‘malavitose’ il cui obiettivo non è acquisire appalti a tariffe congrue ma quello di riciclare denaro. È troppo presto per gettare la spugna del taglio delle accise”, avvisa Sandro Susini, fondatore di Susini Group.
Il governo avrà un risparmio da 11 miliardi di euro, “ma il ricorso agli ammortizzatori sociali da parte delle aziende in difficoltà sarà d’obbligo e si stima che possa incidere negativamente nelle casse dell’Inps per oltre 2,5 miliardi di euro. Insomma, quella dello stop totale del taglio delle accise è una misura che poteva essere gestita diversamente, attraverso una riduzione costante dell’agevolazione nel tempo in modo da poter meglio monitorare e mitigare gli eventuali effetti negativi”, conclude Susini. (Red/ Dire) 02:32 11-01-23