Dopo l’appello del patriarca russo Kirill di introdurre un regime di cessate il fuoco lungo tutta la linea del fronte ucraino, dalle 12 del 6 Gennaio alla mezzanotte del 7 gennaio, e il via libera ottenuto dal capo del Cremlino Putin, per consentire agli ortodossi di prendere parte alle celebrazioni di rito in uso durante il Natale, il presidente Zelensky durante il tradizionale discorso notturno ha sostenuto che Mosca intenderebbe sfruttare la tregua per guadagnare tempo e riprendere i combattimenti “con rinnovato vigore” e che i combattimenti si fermeranno soltanto col ritiro delle truppe russe dal Paese.
Interpellato sulla decisione presa dal capo del Cremlino, Joe Biden ha invece affermato: “Sono riluttante a rispondere a qualsiasi cosa dica Putin. Ho trovato ‘interessante’ il fatto che abbia bombardato ospedali, asili nidi e chiese il 25 dicembre e a Capodanno. ‘ La sua tregua è solo un modo per prendere una boccata d’ ossigeno.
Non si fa attendere troppo la replica dell’ ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, “tutte le azioni dell’amministrazione statunitense indicano la mancanza di qualsiasi desiderio di una soluzione politica”. Oltre alla tregua, il riferimento è anche alla decisione di Washington di inviare a Kiev un nuovo pacchetto di aiuti militari per un ammontare complessivo di quasi 3 mld di dollari e che comprenderà anche veicoli da combattimento Bradley della fanteria americana. “I nostri interlocutori negli Stati Uniti non hanno nemmeno provato ad ascoltare i nostri numerosi appelli a tener conto delle possibili conseguenze che un ‘ azione così pericolosa intrapresa da parte di Washington potrà comportare”.
Ma il rimpallo di accuse è incessante. Di qualche ora fa la notizia secondo la quale nelle ore antecedenti la tregua, annunciata da Vladimir Putin per il Natale ortodosso e rifiutata dal Paese aggredito, la Russia ha bombardato Kramatorsk, nell’Est del Paese.
Mosca replica sostenendo che sia Kiev a non rispettare la tregua e riferisce che da un luogo vicino alla città di Novopavlivka, nella regione di Zaporizhzhia sita nel Sud dell’Ucraina, le forze ucraine abbiano effettuato otto attacchi con l’artiglieria e che altri tre sono stati registrati nella regione di Lugansk.
E’ la Russia che sta pianificando attacchi in Ucraina, nelle Chiese dei territori occupati, durante le celebrazioni del Natale ortodosso. Gli attentati sono previsti domani e avrebbero lo scopo di far passare l’Ucraina come aggressore e incoraggiare potenziali reclute ad arruolarsi nell’esercito, è quel che denuncia dal suo canto la vicepremier Ucraina, Iryna Vereshchuk.
Miriam Sgrò