Reggio Calabria possiede grandi talenti artistici, tra essi emerge Roberto Modafferi. Nato musicista, si dedica alla pittura come necessità di sfogo, realizzando opere ispirate alla Metafisica e al Surrealismo.
Nelle sue opere emerge la staticità dei soggetti scelti tra oggetti di uso comune, ma il profondo significato della scelta supera la fisicità dello stesso, giungendo ad una nuova concezione, simile eppure diversa.
I soggetti, afferma l’artista Roberto Modafferi, compaiono in sogno di notte nella sua mente, come succedeva al grande artista Salvator Dalì, e nel giorno successivo vengono abbozzati sulla tela, per poi essere completati in seguito con i colori ad olio.
Attualmente le sue opere stanno evolvendo in qualcosa di diverso. Se prima la tela era completamente ricoperta di colore, adesso il soggetto sembra implodere dentro al supporto, il quale resta bianco come una stoffa lacerata che mostra di nascosto l’ingresso in un altro Mondo.
Fin dalle prime opere emerge un segno rosso, prima un papavero che si è evoluto in macchie e in seguito in figure rosse con sembianze umanoidi, che ad un primo sguardo sembrano fiocchi.
Una delle sue ultime tele intitolata “Love” raffigura il cavallo e l’elefante dell’opera “La tentazione di Sant’Antonio” che Salvador Dalì realizzò nel 1946. In questo caso il significato è ben diverso, infatti il cuore del cavallo è diventato un buco nero che attira tutto ciò che è intorno a lui. L’omino rosso all’angolo sinistro della tela viene attratto dalla forza dell’amore. L’amore è dunque una forza che fa impazzire il cavallo e lo costringe ad attirare a sé tutto ciò che può.
L’artista Roberto Modafferi ha una visone del mondo quasi malinconica, vedendo anche il bello nella sua veste amara, trasportandolo in un Mondo Sospeso in cui tutto rimane immutato.
Silvana Marrapodi