Iran. Camera: voto unanime su risoluzione per stop sentenze pena morte

(DIRE) Roma, 21 Dic. – Chiedere l’annullamento delle sentenze di condanna a morte emesse nei confronti dei manifestanti arrestati. Sollecitare il rilascio immediato e incondizionato di tutti i detenuti che sono stati arrestati. E ancora: promuovere una interlocuzione con le organizzazioni impegnate per la difesa dei diritti umani in Iran per sostenere le legittime richieste di libertà del popolo iraniano. Sono solo alcune delle richieste contenute in una risoluzione sulla questione iraniana votato all’unanimità dalla Commissione Esteri della Camera.

I deputati chiedono di promuovere le opportune iniziative in tutti i consessi internazionali, tra cui l’Unione europea e le Nazioni Unite, “per ottenere dal governo iraniano l’immediata cessazione della repressione in corso così come il pieno rispetto degli obblighi derivanti dal diritto internazionale”, sostenendo tra l’altro, la Missione Internazionale Indipendente di accertamento dei fatti (Fact- Finding Mission) istituita dal Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, con Risoluzione adottata il 24 novembre scorso e co-sponsorizzata da tutti gli Stati membri UE, con il mandato di indagare sulle violazioni dei diritti umani in Iran in relazione alle proteste iniziate il 16 settembre 2022, in particolare per quanto riguarda donne e bambini, e di accertare i fatti e le circostanze legate alle predette violazioni. Se le richieste non fossero accolte, si legge nell documento, bisognerà lavorare “nelle opportune sedi nazionali e internazionali al fine di ampliare, aggiornare ed estendere ulteriormente l’elenco delle sanzioni individuali, i responsabili della repressione e dell’uso letale della forza contro i manifestanti e proponendo anche specifiche misure volte al congelamento delle riserve iraniane depositate all’estero”.

E ancora: “sostenere con fermezza nel quadro della politica di azione esterna dell’Unione europea la definizione e l’applicazione di misure sanzionatorie nei confronti dei responsabili di violazioni dei diritti umani in Iran”. Quindi: “invitare l’Iran a ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti e la Convenzione delle Nazioni Unite per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne” e “rafforzare i controlli per evitare che il territorio italiano possa essere utilizzato per eludere l’applicazione delle sanzioni imposte contro l’Iran da parte di chiunque abbia interesse a farlo”. Infine “adoperarsi nelle opportune sedi al fine di rafforzare le misure restrittive a carico di persone ed entità statuali e non statuali responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Iran”.

“Il voto unanime è un grande atto di civiltà”, commenta in conferenza stampa alla Camera il primo proponente del testo, Andrea Orsini (Fi). “Raramente il parlamento, su un tema così importante, si era espresso con un voto unanime”, ricorda Giulio Tremonti, presidente della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera. “Grande senso di responsabilità di tutte le forze politiche”, aggiunge la deputata Pd Laura Boldrini.
(Sor/ Dire) 19:01 21-12-22

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