(DIRE) Roma, 16 Dic. – A Ottobre 2022 si stima una flessione congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (-5,5%) che per le esportazioni (-1,1%). La diminuzione su base mensile dell’export è dovuto al calo delle vendite verso i mercati extra UE (-4,3%), mentre le esportazioni verso l’area UE sono in aumento (+1,7%). Lo rileva l’ISTAT.
Nel trimestre Agosto-Ottobre 2022, rispetto al precedente, l’export cala dello 0,7%, l’import cresce del 3,9%. A Ottobre 2022, l’export cresce su base annua del 17,5% in termini monetari e si riduce del 2,7% in volume. La crescita dell’export in valore è più sostenuta verso l’area UE (+18,2%) rispetto ai mercati extra UE (+16,8%). L’import in valore registra un incremento tendenziale del 28,2% – molto più intenso per l’area extra UE (+39,4%) rispetto all’area UE (+19,0%) – mentre in volume è sostanzialmente invariato (+0,6%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+31,7%), macchinari e apparecchi N.C.A. (+13,2%), prodotti petroliferi raffinati (+65,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+15,2%), sostanze e prodotti chimici (+18,5%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,1%). Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono: Stati Uniti (+34,2%), Germania e Francia (per entrambi +15,0%), Austria (+46,3%), Spagna (+18,7%) e paesi OPEC (+32,0%).
L’export verso la Russia (-30,9%) si conferma in forte flessione; diminuiscono anche le vendite verso Giappone (-11,2%) e, in lieve misura, Belgio (-0,7%). Nei primi dieci mesi del 2022, la crescita tendenziale dell’export (+20,8%) è dovuta in particolare all’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+44,1%), prodotti petroliferi raffinati (+96,7%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+19,7%).
A Ottobre 2022 il disavanzo commerciale è pari a -2.123 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 2.216 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico (-8.762 milioni) è più ampio rispetto a un anno prima (-5.839 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce a 6.639 milioni, da 8.055 milioni di ottobre 2021. Nel mese di ottobre 2022 i prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,9% su base mensile e crescono del 15,9% su base annua (era +20,3% a settembre). (Vid/ Dire) 10:17 16-12-22