L’ONG Iran Human Rights starebbe cercando le prove di condannati a morte ancora non registrati che farebbero aumentare il numero delle esecuzioni nel paese Medio Orientale.
Circa 500 prigionieri sono già stati uccisi, una cifra di molto superiore a quella registrata da Amnesty International nel 2021 che si fermava a sole 314 esecuzioni. Cresce la preoccupazioni per la possibilità che quest’ultime vengano incrementate in questo ultimo periodo per calmare i venti rivoluzionari che stanno attraversando il paese. dopo la morte della giovane Mahsa Amini.
Il numero delle donne giustiziate quest’ anno è il più alto degli ultimi cinque anni. A rischiare la pena capitale in Iran, in quest’ultimo periodo, ci sono anche delle atlete.
La comunità internazionale sta insorgendo contro decisioni che appaiono così cruente nel 2022 e qualcosa si “muove” basti pensare all’abolizione della Polizia “religiosa”, un buon passo in avanti per uno spiraglio di libertà individuale della gente iraniana.
HTTH