Nella giornata di ieri è apparsa la notizia dell’abolizione della polizia morale Iraniana. L’avviso è stato dato dal procuratore generale iraniano Mohammad Jafar Montazeri: “La polizia morale non ha niente a che fare con la magistratura, ed è stata abolita da chi l’ha creata”, questo è quanto ha dichiarato.
La polizia morale aveva il compito di vigilare sulla religione islamica e di arrestare tutti coloro che violavano il codice di abbigliamento, giacché la legge iraniana si basa sulla Sharia le donne sono obbligate ad indossare l’hijab e abiti larghi per nascondere le forme e i capelli. Una regola che è stata introdotta dopo la rivoluzione islamica avvenuta nel 1979, in cui la monarchia si trasformò in una repubblica islamica sciita, e da allora la costituzione si ispirò alla legge coranica, ossia la Shari‘a. Dal 1979 in poi le donne non ebbero più diritti.
Ma è davvero una notizia vera? Non è sicuro che la polizia morale sia effettivamente sciolta.
Al Jazeera ha comunicato che non ci sono prove al momento: “Non ci sono conferme sul fatto che il lavoro delle unità di pattugliamento, ufficialmente incaricate di garantire la ‘sicurezza morale’ nella società sia effettivamente terminato”.
“Nessun funzionario della Repubblica islamica dell’Iran ha detto che la Guidance Patrol è stata chiusa”, come sottolinea la tv di stato iraniana in lingua araba Al-Alam, che ha chiesto una dichiarazione ufficiale dal ministero dell’Interno di Teheran. Dal momento che sono loro che hanno il controllo sulla polizia morale e non Montazeri, nonostante sia una persona abbastanza influente e importante in Iran (Fonte: ansa.it).
AO