Black Friday: Confesercenti-SWG, anche i negozi partecipano al Venerdì nero sconti in 235mila piccole e medie imprese del commercio di vicinato

Il sondaggio sulle PMI del retail fisico. Alta adesione per battere il rallentamento delle vendite, ma l’evento divide: “Troppe promozioni favoriscono solo l’online, servono regole” 

Non solo online, anche i negozi partecipano al Black Friday. Saranno circa 235mila le imprese del commercio di vicinato che aderiranno alla giornata di promozioni, circa una su tre, la più alta partecipazione di sempre. A stimarlo è Confesercenti, sulla base del tradizionale sondaggio sul Black Friday condotto con SWG su un panel di piccole e medie imprese del retail fisico. 

Il Black Friday 2022. La giornata di promozioni, quest’anno, segna un’alta partecipazione di pubblico: sono circa 12,7 milioni di italiani hanno deciso di approfittare degli sconti e di fare almeno un acquisto con un budget medio di circa 261 euro a persona, per un totale di 3,3 miliardi di euro. Anche per l’enorme spinta promozionale dell’evento: circa 36 milioni di italiani tra i 18 e i 65 anni sono stati raggiunti da un’offerta diretta per la giornata di sconti, via sms, email, whatsapp o telefono.

I negozi della rete fisica. Nonostante la caratterizzazione ‘online’ dell’evento, quest’anno ci sarà un’adesione superiore del solito – 235mila imprese, lo scorso anno erano 180mila – di negozi di vicinato. A aderire sarà circa un negozio su tre (31%): il 14% solo per oggi, il 6% ha aderito anche alla Black Week per tutta la settimana, l’11% ha addirittura sposato il black month, partendo con gli sconti ad inizio novembre. Ma la sfida con l’online e le grandi catene è in salita:, solo il 29% dei consumatori ha intenzione di approfittare degli sconti in un negozio di vicinato.

Gli sconti. Le offerte per il venerdì nero nella rete fisica, però, saranno convenienti. Circa un negozio su quattro praticherà sconti del 25%, il 15% dichiara che arriverà al 30% e il 45% dei punti vendita prevede invece sconti del 40% (30% degli intervistati) o del 50% (15%).

Chi partecipa. L’opinione dei commercianti sul Venerdì nero, però, è divisa. Chi aderisce al Black Friday 2022 lo fa soprattutto perché crede che sia una buona occasione per aumentare le vendite (38%), in rallentamento durante gli ultimi mesi anche a causa di caro-energia e inflazione. Ma c’è anche un 32% che partecipa perché ha avuto buoni riscontri in passato, o perché sente richiesta da parte del pubblico (23%).

Chi non partecipa. Nonostante l’aumento di imprenditori interessati a partecipare al Black Friday, La maggior parte delle PMI del retail fisico (il 59%) continua a dire no alla giornata di sconti, soprattutto perché non sembra adatto alla propria attività (49% di chi non partecipa), ma c’è anche un 31% che ritiene che l’eccesso di promozioni sia controproducente per il settore, in particolare in questa fase di costi in aumento: un commerciante su due (48%) dichiara  infatti che il prezzo alla fornitura dei prodotti che vende è aumentato durante l’anno.

Mancano le regole. I timori dei commercianti nascono da un quadro promozionale ormai completamente deregolamentato. “A furia di mesi neri e promozioni anticipate, il commercio fisico rischia un dicembre in rosso”, spiega Mauro Bussoni, Segretario Generale Confesercenti. “Le promozioni autunnali, dal Black Friday al Black Month, sono nate come strumento di marketing dell’online, per ‘anticipare’ le vendite di Natale a danno della rete fisica. La rete delle piccole imprese del commercio non si tira indietro dalla competizione, ma i negozi reali sono sfavoriti, anche per i maggiori oneri fiscali e costi che sostengono rispetto al web, e che riducono i margini per le offerte. E’ necessario intervenire, per garantire concorrenza e pluralismo e tutelare i negozi italiani, anche questi un patrimonio del Made in Italy”.

c.s. –  Confesercenti

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