(DIRE) Ferrara, 23 Nov. – Dopo l’ondata di maltempo di ieri che ha colpito pesantemente la costa ferrarese, l’Alleanza delle Cooperative Pesca dell’Emilia-Romagna non solo esprime la propria gratitudine e solidarietà alle cooperative del territorio, i cui soci “sono stati tra i primi a rimboccarsi le maniche quando il livello del mare si è alzato e ha invaso Goro”.
Ma chiede anche alla politica “misure urgenti per affrontare situazioni che non possono più essere considerate straordinarie e imprevedibili”, auspicando che “questo drammatico episodio induca a riconsiderare con grande attenzione le misure da adottare per far fronte alla crisi energetica”, vale a dire le trivellazioni per l’estrazione di gas in Adriatico. Infatti, scrivono in una nota Massimo Bellavista di Legacoop Agroalimentare, Vadis Paesanti di Confcooperative Fedagripesca Emilia-Romagna e Patrizia Masetti di Agci Agrital, “sono noti gli studi scientifici che prospettano nei prossimi decenni un progressivo ingresso del mare nei territori costieri della nostra regione”, ed episodi come quello di ieri, proseguono, “sono il segnale tangibile di come i cambiamenti climatici non siano una minaccia futura, ma stiano già avvenendo”. In quest’ottica, spiegano i tre, “le trivellazioni in Adriatico, in aree prossime al Parco del Delta del Po, potrebbero avere conseguenze significative sulla nostra costa, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno della subsidenza”.
In sostanza, sintetizzano, “un possibile abbassamento del fondale marino e il conseguente innalzamento del livello del mare potrebbero avere un impatto devastante sulle comunità e le imprese che vivono lungo quel tratto di costa”, e dunque “se è interesse comune tutelarne la sopravvivenza- concludono- le scelte politiche non potranno che tenere conto del contesto ambientale e climatico in cui ci muoviamo”. (Ama/ Dire) 17:32 23-11-22