Università. Bernini: Studio non sia un privilegio, colmare divari nord-sud

(DIRE) Roma, 22 Nov. – “Potenziare e intensificare le iniziative a favore della ricerca scientifica, è un obiettivo cruciale, se vogliamo conseguire una effettiva autonomia strategica. Per realizzarlo occorre preparare le persone. A partire dall’orientamento ai giovani nel corso degli studi scolastici e nelle scelte sulla formazione superiore, per indirizzarli verso le scelte e le competenze di cui il nostro sistema – sia della ricerca che del lavoro – ha più bisogno”. Lo ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, presentando oggi alle Commissioni riunite Cultura di Camera e Senato, le linee programmatiche del suo dicastero.

Bernini, in apertura, ha anche sottolineato l’importanza di “rafforzare i percorsi di formazione superiore per accrescere il numero di giovani che accedono al sistema della formazione superiore e che conseguono il titolo di studio, secondo le loro inclinazioni e a prescindere dalle condizioni economiche e sociali di partenza. Soprattutto nelle aree più fragili del Paese”. “Lo scopo- ha aggiunto- è tutelare il diritto allo studio, rendendolo effettivo nel contesto di crisi che ci troviamo ad affrontare. Il calo degli iscritti nelle nostre università è un dato icastico di questa crisi, dentro la quale si riproduce il dualismo che ha segnato lo sviluppo diseguale del nostro paese: Nord e Sud- ha aggiunto- Il tasso di abbandono degli studi è più alto di diversi punti nel Mezzogiorno: ad antichi ritardi, si siano aggiunte nuove criticità. Perché se studiare costa, la crisi rende questo costo un lusso per i meno agiati. Per noi questa tagliola sul futuro, che trasforma un diritto in un privilegio è inaccettabile. E non solo eticamente. Lo è politicamente ed economicamente perché rende il Paese meno in grado di competere in Europa e nel mondo, più insicuro nelle prospettive e ripiegato su sé stesso. Investire sulle persone, sulla formazione, ricerca, arte, sulle intelligenze individuali e collettive, significa investire sulla democrazia”.

“L’accesso allo studio, dunque, è la nostra priorità- ha proseguito Bernini- Il Pnrr ci fornisce alcuni preziosi strumenti, altri li dobbiamo mettere in campo noi. Il primo strumento che il Governo ha messo in campo, anche in questoautunno impegnativo, è di carattere finanziario, ma richiede senz’altro di essere rafforzato”. (Adi/ Dire) 17:03 22-11-22

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