(DIRE) Venezia, 22 Nov. – Data la grave carenza di medici, i dottori in pensione tra i 70 e i 75 anni dovrebbero poter rimanere in servizio su base volontaria. Lo sostiene il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, intervenendo oggi in occasione dell’inaugurazione delle nuove sale operatorie ibride ad alta integrazione dell’Azienda Università Ospedale di Padova.
“Mancano all’appello 45.000 medici, un gap negativo che richiede anni per essere colmato. Non è assolutamente per mancare di rispetto ai nuovi assunti, ci mancherebbe, ma un medico in perfetta salute, con un curriculum di ricerca e studi di alto livello, con un bagaglio professionale unico, con alle spalle centinaia di migliaia di ore in sala operatoria, magari a fare trapianti di cuore e polmoni, non capisco perché a 70 anni dovrebbe appendere il camice al chiodo”, afferma Zaia evidenziando che oggi quello stesso medico “paradossalmente potrebbe attraversare la strada iniziando a lavorare per una struttura privata”.
E non ci sarebbe niente di male, ma “ho l’obbligo di difendere gli investimenti che il sistema sanitario regionale ha fatto nel corso degli anni e con essi anche le professionalità incardinate”, prosegue Zaia. In Veneto “sono quasi 3.000 i medici con meno di 75 anni che potrebbero essere impiegati”. Certo, “il problema va risolto a monte, ma una via è quella di creare i presupposti perché questi medici restino al lavoro, su base volontaria, offrendo loro l’opportunità di continuare a collaborare nel pubblico come farebbero nel privato”. (Fat/ Dire) 14:48 22-11-22