(DIRE) Roma, 17 Nov. – “Non è possibile pensare di arrivare a un cessate il fuoco tra Ucraina e Russia e a una pace duratura senza coinvolgere il Sud del mondo. Il ruolo del Mediterraneo allargato per costruire un nuovo ordine mondiale dopo il collasso di quello precedente e’ evidente. L’Italia ha un ruolo di ponte naturale tra Europa, Usa, Africa e Paesi arabi del Golfo”. Marco Minniti, gia’ parlamentare, ministro dell’Interno e sottosegretario a Palazzo Chigi con delega alla sicurezza, ora presiede la Fondazione Med-Or, costola di Leonardo e analizza per Beemagazine, giornale online del gruppo The Skill (beemagazine.it), lo scenario attuale: “L’Ucraina rischia di diventare l’Afghanistan di Putin.
Se si apre uno spiraglio di negoziato non va sprecato”. Dal conflitto sono partite tre grandi onde d’urto: “L’aggressione a Kiev e le sanzioni a Mosca hanno innescato una drammatica crisi energetica. Bene le iniziative dell’Italia per l’indipendenza energetica rivolte verso l’Africa. Poi c’è la partita dei metalli delle terre rare: gli I-phone dipendono da quel mercato in cui domina la Cina, che ha sviluppato forti investimenti strategici proprio in Africa. Ucraina e Russia sono i primi produttori mondiali di grano, se si bloccano le loro esportazioni sono guai.
Questo scenario è stato in parte evitato grazie all’iniziativa di Onu e Turchia dei ‘corridoi del grano’ ma l’accordo è in scadenza e ci sono ombre sulla volontà di rinnovo. Il conflitto ha fatto muovere dieci milioni di profughi, alcuni sono rientrati in patria, l’Ue ha retto bene ma non era scontato, l’Europa rischia di trovarsi stretta in una morsa umanitaria che può diventare elemento di forte tensione interna”.
Secondo Minniti l’area euro-mediterranea può acquisire una voce unica: “Il Mediterraneo è tante cose, un insieme di storie e religioni diverse, serve al percorso verso la pace. Non è casuale che qui sia collocato il principale mediatore di questa fase, la Turchia. Le pressioni di Ankara e dei Paesi arabi sulla Russia sono più forti di quelle di un’Europa che ha già rotto i legami economici”. La mediazione di Erdogan e’ quindi causa dell’attentato di Istanbul? “Una situazione di tensione può portare alla ripresa del terrorismo internazionale. Dopo l’Afghanistan, l’Africa è il principale incubatore delle varianti autoctone delle organizzazioni islamiche.
Stabilizzarla è fondamentale anche in questa prospettiva e i Paesi del Golfo hanno forte capacità di influenza in quel continente. Auspico che il Mediterraneo allargato acquisisca una soggettività geopolitica, cominci a ragionare come un soggetto unico. Sono un sostenitore dell’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato: è il principale successo di Putin dovuto all’eterogenesi dei fini. Ma se il baricentro dell’Alleanza si sposta a Nord, va compensato da una spinta meridionalista in cui l’Italia ha un ruolo centrale”, conclude Minniti. (Pol/ Dire) 10:26 17-11-22