(DIRE) Roma, 8 Nov. – Sette capi di cinque bande criminali di Haiti sono ricercati dal governo degli Stati Uniti per il loro coinvolgimento in rapimenti di cittadini americani, fra i quali il sequestro di 17 missionari, compreso un canadese, avvenuto in un sobborgo della capitale Port-au-Prince nell’ottobre 2021. Lo si apprende da due diverse comunicazioni del dipartimento di Stato e di quello di Giustizia di Washington. Per ottenere informazioni sui tre dei leader delle gang haitiane gli Usa hanno anche offerto una taglia da un milione di dollari ciascuno. Si tratta di Wilson Joseph, alias Lanmò Sanjou e Jermaine Stephenson, alias Gaspiyáy, fra i capi del gruppo 400 Mawozo, e Vitel’homme Innocent, alla guida della milizia nota come Kraze Barye. I 400 Mawozo sono ritenuti responsabili del rapimento di 17 religiosi, prelevati in un orfanotrofio nei pressi della capitale a ottobre 2021 e rilasciati dopo oltre due mesi. I tre banditi dovrebbero trovarsi tutti ad Haiti.
Il provvedimento, secondo quanto riferisce il dipartimento di Stato, è stato emesso nell’ottica di “sostenere gli sforzi dei nostri partner delle forze dell’ordine haitiane che cercano di far rispettare lo stato di diritto e combattere la criminalità organizzata transnazionale”, oltre che “sostenere il popolo di Haiti mentre sopporta il peso maggiore della crisi”. Fra le altre figure accusate dagli Usa c’è anche una persona già arrestata ad Haiti, John Peter Fleronvil, fra i capi della banda armata Kokorat san Ras, fermato dalla polizia caraibica mentre tentava di varcare il confine con la Repubblica Dominicana. A fronte di un aumento delle violenze da parte di gruppi armati non statali il primo ministro haitiano Ariel Henry ha chiesto alla comunità internazionale di inviare nel Paese una “forza speciale militare”. L’appello è stato duramente criticato dalla società civile ma accolto da Usa e Canada, che si sono anche incontrate a fine ottobre per discutere dell’eventuale lancio di un’operazione militare congiunta ad Haiti. (Bri/ Dire) 19:31 08-11-22