Attacco di orche, affonda una barca francese lungo le coste portoghesi: quattro marinai salvati

Si tratta del secondo naufragio riconducibile ad attacchi di orche

Quattro marinai francesi sono stati salvati dopo che la loro barca a vela è affondata lungo le coste del Portogallo settentrionale a causa dei danni che sarebbero stati provocati da un attacco di orche. Lo yacht di 40 piedi era salpato il 30 ottobre dal porto galiziano di A Coruña. Il naufragio, secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo La Voz de Galicia, è avvenuto il primo novembre a circa 14 miglia a ovest del porto di Viana do Castelo. I quattro uomini a bordo sono stati salvati da un’altra imbarcazione che navigava nella zona. La squadra di soccorso nella cittadina di Viana do Castelo, non lontano da Porto, ha ricevuto una richiesta di aiuto da una nave battente bandiera francese a 25 chilometri dalla costa. Le orche hanno provocato falle allo scafo che hanno causato l’ingresso di ingenti quantità d’acqua fino al naufragio. Il centro di salvataggio marittimo di Lisbona aveva allertato un mezzo di soccorso subito dopo aver ricevuto la richiesta di soccorso da parte dello Smousse.  Si tratta del secondo naufragio riconducibile ad attacchi di orche sui circa duecento casi d’interazione tra barche a vela e questi cetacei avvenuti tra Portogallo e Galizia spagnolo e registrati negli ultimi due anni. Il comportamento anomalo delle orche nella zona è oggetto di studio dagli specialisti di biologia marina ma resta per ora senza una chiara spiegazione scientifica.  Le collisioni con le orche sono diventate un incubo per i marinai sulla costa atlantica dell’Europa perché nessuno ha ancora determinato perché si verificano gli attacchi e come fermarli. Innanzitutto, non è ancora certo se si tratti di attacchi programmati o interazioni accidentali che terminano pericolosamente per le navi. È interessante notare che tali attacchi degli orchi non sono stati registrati in altre parti del mondo, ma solo intorno a Gibilterra. Nelle prime segnalazioni si affermava che si trattava di una lotta con i pescatori per il pregiato tonno rosso. Le autorità locali hanno persino vietato la navigazione lungo rotte pericolose e sono apparse raccomandazioni per i proprietari di barche che si trovano in queste situazioni. Fino a luglio, le collisioni con le balene erano limitate ai danni ai timoni e ai danni alle compagnie assicurative che coprivano le riparazioni nelle officine portoghesi. A luglio, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato registrato il primo affondamento di una nave in una collisione notturna con le balene. L’ultimo incidente richiede maggiore cautela.

I consigli degli esperti in caso d’incontro con l’orca sono:

– Fermare la barca, spegnere l’autopilota e lasciare il pozzetto se le circostanze lo consentono

– Chiamare aiuto sul canale VHF 16 o chiamando il 112

– Allontanarsi da qualsiasi parte dell’apparecchiatura che possa spostarsi improvvisamente

– Non alzare la voce e non cercare di scacciarli

– Scatta una foto della pinna dorsale, che aiuterà nell’autenticazione dell’individuo

– Verificare se il timone è danneggiato e in tal caso richiedere immediatamente un carro attrezzi.

Di seguito il link del video delle vaie fasi dell’attacco e dell’affondamento della barca a vela: https://www.itemfix.com/v?t=aqivkg&jd=1

Comunicato Stampa “Sportello dei Diritti”

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