Cibo. Indice fame: a fine anno 45% bambini somali sarà malnutrito

(DIRE) Roma, 4 Nov. – Entro la fine dell’anno il 45% dei bambini della Somalia, 1,5 milioni, soffrirà di malnutrizione acuta, di cui 386.400 di tipo grave. L’allarme emerge dalla XXVII edizione dell’Indice Globale della Fame (Global Hunger Index, Ghi), la cui edizione italiana è stata presentata dalla Fondazione Cesvi, l’organizzazione che l’ha curata nella nostra lingua. Il dato citato nel documento, che è fornito dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), si colloca nel contesto della regione del Corno d’Africa, dove, fra Etiopia, Somalia e Kenya, “una delle peggiori siccità degli ultimi 40 anni sta mettendo a rischio la vita di milioni di persone: 18,4 milioni di abitanti nel giugno di quest’anno vivevano una grave insicurezza alimentare”. Dal rapporto emerge inoltre una tendenza di peggioramento per quanto riguarda la malnutrizione in alcuni Paesi del mondo. “Rispetto al 2014 – si legge in una nota – la fame è aumentata in venti Paesi di varie regioni del mondo, raggiungendo un livello moderato, grave o allarmante. L’incremento più deciso è del Venezuela, dove la fame è passata da 8,1 punti (bassa) del 2014 a 19,9 nel 2022 (tra moderata e grave). Secondo le conclusioni del Ghi 2022, in 9 Paesi la fame è ora allarmante (tra cui Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Madagascar e Yemen) e in 35 grave”.

 Il Paese con il punteggio Ghi peggiore, prosegue il comunicato, “è lo Yemen con 45,1 (allarmante), a causa del conflitto interno iniziato nel 2015 e delle conseguenze prodotte dalla guerra in Ucraina, tra cui le difficoltà di approvvigionamento alimentare. Segue la Repubblica Centrafricana con 44 (allarmante), dove il 52,2% della popolazione è denutrito, dato più alto del mondo per il 2022, e la mortalità infantile è al 10,3%. Si registra indice 38,7 (allarmante) in Madagascar, dove, nel biennio 2019-2021, il 48,5% della popolazione era denutrito e nel 2021 il tasso di arresto della crescita infantile riguardava il 39,8%, con il 5% di mortalità sotto i 5 anni”. (Bri/ Dire) 18:15 04-11-22

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