Convince il pubblico reggino e non solo il ritorno del Premio Muse versione 2023. Un riconoscimento che da 23 anni viene ritirato da volti e personalità importanti del panorama nazionale e che coincide con l’inizio della programmazioneinvernale della nota associazione culturale calabrese.
E l’apertura della stagione culturaledel Laboratorio delle Arti e delle Lettere “Le Muse” di Reggio Calabria, è stata occasione per l’assegnazionedell’importante “Premio” che ha visto negli anni come testimonialRosanna Cancellieri – conduttrice Rai, Michele Gaudiomonte – stilista, Emilia Costantini – capo serviziocultura del Corriere della Sera, Alda D’Eusanio – conduttrice televisiva, Fioretta Mari – attrice, Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona – mecenate, Beatrice Feo Filangeri – nobile normanna, Micaela – cantante, S. E. Mons. Milito – vice presidente della Conferenza Episcopale Calabra, Cesare Mulè – storico, Anton Giulio Grande – stilista, Odette Nicoletti – costumista – Tonino Raffa – giornalista Rai, Anna Maria Galgano presidente Fondazione Rodolfo Valentino, Franco Pascale – presidente Fondazione Leoncavallo, Mons. Liberto – già direttore del Coro Pontificio, Antonio Marziale – presidente Osservatorio sui Minori, Giacomo Battaglia – attore, Gigi Misefari – attore, Marinetta Saglio – fotografa, Vivien Hewitt – regista e costumista, Lella Golfo – presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Giuseppe Garufi – presidente nazionale Adisco. L’associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” per questa nuova edizione riparte da un luogo di formazione edi alta cultura il Liceo Classico “Tommaso Campanella” che vede presente il sodalizio reggino per un protocollo, – patto educativo- e “conoscenza dei nuovi saperi” come ha ribadito in apertura di serata il presidente Giuseppe Livoti.
Un evento caratterizzato non solo da un questo importante protocollo di intesa con il Liceo ha ribadito la dirigente Carmela Lucisano, ma anche l’inizio di più confronti con altre realtà e con personaggi che scandiscono la storia contemporanea ed il tempo che stiamo vivendo, dunque un grazie alle Muse per questa importante occasione. Una solenne cerimonia dunque che ha riempito in ordine di posti la prestigiosa aula magna con la presenza istituzionale della senatrice Tilde Minasi, il direttore del Conservatorio di Musica “Francesco Cilea” prof. Francesco Romano, il delegato delle Guardie Reali del Pantheon dott. Giovanni Guerrera, la dirigente dell’I.C. “Pascoli – Galilei” avv. Lucia Zavettieri, il vice sindaco di Bova dott. Gianfranco Marino, il parroco degli artisti Don Nuccio Cannizzaro, la presidente della Fidapa Sez. Morgana avv. Cinzia Iadicola, il consigliere comunale avv. Federico Milia, l’assessore alla pubblica istruzione arch. Lucia Nucera, la delegata regionale Adisco dott.ssa Antonella Pontari i quali sono convenuti per rendere omaggio al ventitreesimo anno di attività del sodalizio reggino.
Presente in video collegamento l’architetto Paola Marella premiatacome raffinata icona di stile e musa di riferimento della donna contemporanea, personalità che – da professionista ed imprenditrice prima e donna e riferimento culturale dopo – tra classicità e modernità ha rinnovato, con il suo linguaggio e la sua professionalità, l’ambito della moda, dell’architettura e dell’immagine. Ed ancora presenti in sala Giovanni Amato e Loris Cherubini premiati come contemporanee figure del mondo manageriale ed imprenditori che hanno rinnovato il settore dell’edilizia in tempo di crisi e lungimiranti cofondatori di un nuovo modo di gestire il bene architettonico seguendo esigenze umane e normative, condividendo un unico obiettivo ovvero ritornare al senso della bellezza architettonica, non dimenticando funzionalità ed esperienze lavorative. Importante il loro ruolo promosso a livello nazionale per la digitalizzazione dei beni architettonicitramite vari settori di sviluppo”. Emozionata Paola Marella si è soffermata sul ruolo dell’architetto oggi, su come sia cambiato il ruolo ed anche su come sono cambiati gli spazi dell’uomo contemporaneo.
Tutto, dice ha una valenza diversa e anche l’architettura di interni si è trasformata poiché dal covid ad oggi la nostra vita, ha avuto una trasformazione a favore della praticità. Si deve ritornare però al concetto del bello che purtroppo le nuove generazioni poco conoscono, lo stesso senso del bello che conserva la città di Reggio Calabria, continua la Marella, luogo in cui natura ed architettura la rendono unica poiché eclettica. Loris Cherubini e Giovanni Amato hanno ricordatoe raccontato la loro gioventù, la loro formazione, identificando la voglia e la necessità di fare. Amato si è soffermato sulla sua vita nel quartiere difficile di Scampia, e quel passaggio che da venditore porta a porta lo portò ad essere direttore delle utilities con la Key21spa, fino al mondo del business Info Strada o Sky Italia.Iniziare dal basso cambia la vita -dice- ed io ho proprio attraversato vari momenti di crescita che mi hanno condotto ad unirmi a Loris Cherubini entrando in contatto con il mondo dell’architettura.
L’amicizia prima ed il lavoro dopo ci ha portato fortuna ha continuato Cherubini, io che da responsabile di cantiere e poi come yacth designer ho diretto i CantieriNavali Rizzardi. Oggi i due premiati promuovono “lavoro” quello che è utile e dovrebbe fare ripartire l’Italia del professionismo e del restauro. Infine la manifestazione è stata scandita da momenti musicali inediti con la presenza della giovanissima musicista nonché studentessa del Liceo Classico “Campanella” Marina Pensabene che con vari brani eseguiti con l’arpa ha scandito i vari momenti della serata.