12.00 – Diciotto giorni di proteste in nome di Masha Amini, non solo in Iran, ma anche in vari punti del mondo, tra cui l’Italia. A Theran, la capitale dell’Iran, è stata “fermata”, nel giorno del suo compleanno, una ragazza di nome Alessia Piperno, il 28 Settembre, mentre era assieme ad amici. I genitori della giovane donna, non avevano sue notizie dal giorno della sua scomparsa, è stata la stessa Alessia ad avvertirli con una telefonata. E’ stato il padre della giovane rivelare la notizia.
Il viaggio in Iran era uno dei tanti, che Alessia aveva deciso di affrontare, era giunta in quella terra già da due mesi dal Pakistan. Alessia è una video-blogger, e nella sua pagina Instagram, si possono vedere le foto e i video delle sue varie avventure, che durano da sette anni. Nel suo ultimo post, si può leggere la gioia di quello che fino ad ora aveva fatto, e ciò che aveva visto durante il suo cammino, scrive: “Questi anni sono stati i più belli della mia vita, i più vissuti, dove ho imparato e disimparato così tanto, dove ho incontrato popoli e amici meravigliosi, e dove ho scoperto le vera bellezza del nostro pianeta”. Queste parole sono state scritte proprio dall’Iran. Alessia aveva deciso ritornare in Pakistan, per costruire un villaggio
Il padre di Alessia, ha comunicato di essere a contatto con l’Unita di Crisi della Farnesina, quest’ultima ha attivato tutte le procedure. Queste le parole di Alberto Piperno, il nome del padre: “Dopo la telefonata dal carcere di ieri da parte di Alessia non abbiamo più avuto altre notizie, non l’abbiamo più sentita”, una dichiarazione rilasciata direttamente all’agenzia Ansa.
I genitori della ragazza, sono stati accolti nella giornata di oggi, alla Farnesina, direttamente dal Direttore Generale Luigi Maria Vignali. Quest’ultimo ha assicurato loro che seguiranno la vicenda e indagheranno, aggiungendo di essere a contatto con l’Ambasciata Italiana a Theran.
Di Alessia Piperno al momento non si hanno altre notizie, da quell’ultima chiamata avvenuta con il padre. Non si sa ancora il luogo in cui è tenuta la ragazza, fermata assieme agli amici (fonte: Ansa.it).
AO