Mentre da Gennaio a Luglio altre 398mila sono sfollate
(DIRE) Roma, 5 Set. – In Burkina Faso è “raddoppiato” quest’anno il numero delle persone che si trovano in una condizione di “grave insicurezza alimentare”, mentre il numero di sfollati a causa del conflitto in corso fra esercito e gruppi armati risulta già superiore a quello calcolato lungo tutto il 2021. A lanciare l’allarme sono 28 ong che operano nel Paese, fra le quali Norwegian Refugee Council (Nrc), Azione contro la fame, Intersos e Terre des Hommes. In una nota le organizzazioni richiedono “un urgente aumento dei finanziamenti per l’assistenza umanitaria” nel Paese.
Nel comunicato si rende noto che in Burkina Faso “quasi una persona su dieci è stata sfollata a causa del conflitto”. Nella nota si segnala inoltre che da gennaio a luglio, stando ai dati del Groupe de Coordination Opérationnelle de Réponse Rapide (Gcorr), 398.471 persone hanno lasciato le loro cause per colpa del conflitto, contro le 335.723 di tutto il 2021.
Dal 2018 a oggi in Burkina Faso, secondo le ong, si è osservato un aumento del tasso degli sfollati del “7mila per cento”, una delle tendenza in più rapida crescita al mondo insieme a quelle registrate in Ucraina e Mozambico. Nel comunicato si denuncia che il numero di persone che vive una condizione di grave insicurezza alimentare è passato dalle 344.370 individuate fra giugno e agosto del 2021 alle 628.464 riscontrate nello stesso periodo dell’anno in corso. I mesi a cui si far riferimento sono quelli appunto “di magra”, ovvero i mesi che intercorrono fra la semina e la raccolta e che coincidono in genere con una scarsità di scorte di cibo ma anche di opportunità di lavoro. Secondo le ong firmatarie dell’appello inoltre, “un famiglia di sfollati su tre è colpita da insicurezza alimentare, contro il 13 per cento del resto della popolazione”.
L’insicurezza alimentare grave invece, colpisce il “12 per cento delle famiglie che hanno lasciato le loro case contro il tre per cento dell resto degli abitanti del Burkina Faso”, stando a dati del centro di monitoraggio regionale Cadre Harmonisé”. In totale, calcolano le 28 ong, quasi 3,5 milioni di abitanti del Paese africano vivono una condizione critica o grave per quanto riguarda la sicurezza alimentare, su una popolazione totale di quasi 21 milioni.
“Troppo spesso, sfollamento e fame arrivano come una doppietta”, ha sottolineato Hassane Hamadou, direttore nazionale di Nrc nel Paese. “Le persone costrette a trasferirsi hanno lasciato i loro campi e il bestiame. Molte famiglie sfollate riferiscono di consumare un pasto al giorno per permettere ai bambini di mangiare due volte. Le recenti ondate di sfollamento non fanno che aumentare l’urgenza di agire”.
Le organizzazioni firmatarie, si legge nella nota, “chiedono un aumento urgente di risorse finanziarie” visto che, dopo otto mesi del 2022, “solo il 36 per cento del finanziamento richiesto è stato coperto, nonostante l’aumento delle esigenze”. (Dire) 13:21 05-09-22