San Marino, approvata la legge sul diritto all’aborto

Con una legge la Repubblica di San Marino ha introdotto il diritto all’aborto volontario.  Nel Settembre del 2021 con un referendum la Serenissima Repubblica di San Marino aveva depenalizzato l’aborto. Nella giornata di ieri, il Consiglio Grande e Generale ha  accolto la proposta di legge in seconda lettura; prima del “verdetto” al tavolino c’erano state molte discussioni, che si sono prolungate per delle ore, tra mediazioni e diverbi. In tutto i voti sono stati 39,  tra cui 32 a favore, 7 contrari, e 10 astenuti.

Un dibattito lungo, che va avanti da quasi un anno. Prima di essere accolta la legge, c’era stata una grande mediazione su diversi temi  tra cui: la contraccezione “d’emergenza”, l’educazione sessuale all’interno delle scuole, il ruolo delle strutture associative per madri sole e non. Ma con il referendum del 26 settembre 2021, in cui ha vinto il “SI’ ” con il 77% dei voti favorevoli, è stato abolito un codice che risaliva al lontano 1865, con cui venivano punite tutte coloro che avrebbero interrotto una gravidanza; la pena andava dai sei mesi fino ai tre anni di carcere.

Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay

L’entrata in vigore della legge è prevista per il quinto giorno successivo a quello della sua pubblicazione ufficiale. E anche se prevede l’istituzione del consultorio, all’interno della legge è stato inserito un paragrafo, che enuncia:  “nelle more di cui al comma 1 e fino alla costituzione del Consultorio, le richieste di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza vengono prese in carico dall’UOC Ostetricia e Ginecologia dell’ISS che demanda alla struttura sanitaria convenzionata esterna alla Repubblica”. Qualsiasi donna o ragazza che vorrà e chiederà di praticare l’aborto all’ospedale pubblico verrà demandata dall’ospedale stesso (per il momento) a strutture sanitarie convenzionate esterne al territorio della Repubblica. (Fonte: Skytg24.it)

AO

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