Storico Oro con record italiano
(DIRE) Roma, 24 Lug. – Campione Olimpico, campione del mondo. Sui 20 km, e poi sui 35. Massimo Stano è sempre più leggenda. Una gara strepitosa, completata con il record italiano di 2h23′:14” e con un forcing finale devastante negli ultimi cinque chilometri (parziale di 19:50), tratto in cui stacca tutti gli avversari che erano rimasti in gruppo insieme a lui nei primi trenta. Piegato nell’ultimo chilometro il giapponese che partiva da leader mondiale stagionale Masatora Kawano, argento in 2h23:15, bronzo allo svedese Perseus Karlstrom (2h23:44).
L’Italia torna sul gradino più alto del podio ai Mondiali all’aperto dopo diciannove anni: tanti ne sono passati dall’oro di Giuseppe Gibilisco nell’asta a Parigi 2003. Il 30enne barese di Palo del Colle, allenato da Patrizio Parcesepe (a sua volta sempre più nel mito), è il sesto titolo mondiale per gli azzurri nella marcia dopo quelli di Maurizio Damilano (1987 e 1991) e Michele Didoni (1995) nella 20 km, Anna Rita Sidoti nei 10.000 (1997) e Ivano Brugnetti nella 50 km (1999).
Dodici gradi, al via in cinquanta all’alba di Eugene sul viale intitolato a Martin Luther King, dinanzi al maestoso Autzen Stadium del football americano targato Oregon Ducks: il circuito, anche per la 35 km, consiste in un doppio rettilineo per un totale di mille metri totalmente piatti, da ripetere per trentacinque volte.
Neanche il tempo di partire e tenta subito l’iniziativa il giapponese Daisuke Matsunaga che in un superbo primo chilometro (in 3:59) accumula già un vantaggio pari a 26 secondi sul gruppo guidato in prima battuta dal campione olimpico Stano.
L’azione in avanscoperta del 27enne nipponico che proprio a Eugene fu campione del mondo da U20 nel 2014 (10.000 su pista), e che in carriera è stato settimo a Rio nella ‘venti’, prosegue senza esitazioni e al quinto chilometro (20:14) il vantaggio è di 48 secondi su una dozzina di atleti tra cui tutti gli altri favoriti: in evidenza soprattutto lo svedese Perseus Karlstrom vincitore ai Mondiali a squadre (e bronzo della 20 km nella giornata inaugurale), il leader mondiale stagionale Masatora Kawano (Giappone), lo spagnolo Miguel Angel Lopez, il cinese He Xianghong, e ovviamente anche l’azzurro Stano, più coperto rispetto ai primi due chilometri.
Dopo dieci giri, monopolizzati dal blitz di Matsunaga che tiene alto il ritmo, il parziale vede al comando il giapponese con 40:38 su un drappello di otto uomini: il cinese He 41:30, in scia (41.31) Karlstrom, Stano, Kawano, Lopez, i messicani Jose Luis Doctor e Ricardo Ortiz, il colombiano Eider Arevalo, l’altro giapponese Tomohiro Noda. Agrusti trentanovesimo (44:08).
Il gap tra il battistrada Matsunaga e gli inseguitori arriva a superare anche il minuto. Il giapponese passa in 1h01:10 al quindicesimo, mentre è Karlstrom a testare la condizione dei rivali alle porte del quindicesimo chilometro, con la pronta replica di Stano: è il segnale che la vera gara sta per accendersi, anche alla luce dei parziali meno efficaci del leader e della dinamite che sta per esplodere in gruppo.
Il vantaggio si assottiglia: 37 secondi al diciassettesimo, quando Stano sorride alla telecamera, mostra il pollice e saluta la sua piccola Sophie, 33 al diciottesimo, 23 al diciannovesimo, 7 al ventesimo, quando ormai il gruppo diventato di nove unità (lieve flessione per lo spagnolo Lopez, rientrato l’ecuadoriano Brian Daniel Pintado) controlla a vista Matsunaga: 1h22:33 per lui, 1h22:40 per gli altri. Agrusti trentaseiesimo (1h28:02). L’attacco di Matsunaga si esaurisce appena dopo il passaggio al ventesimo chilometro. Lì davanti restano in sei, con il solo cinese He gravato di un cartellino.
I favoriti trovano un alleato nel doppiato Cesar Rodriguez (Perù) che “tira” il gruppo per diversi chilometri (un paio di giri a 4:02). Stano è sempre lucido, composto nella sua azione di marcia, non manca i rifornimenti, si lascia sfilare soltanto per qualche centinaia di metri prima di rientrare nelle posizioni di testa, mentre il messicano Doctor rimedia tre cartellini in un chilometro e abbandona la compagnia fermandosi per tre minuti e mezzo in penalty zone (sosta anche per Agrusti poco prima del trentesimo). Rimangono in cinque (2h03:24): Stano, He, Kawano, Pintado e Karlstrom, è qui che si giocano le medaglie. Stano vola via, stacca tutti. E’ campione del mondo. (Com/Pic/ Dire) 18:13 24-07-22