UE. Consiglio regionale: basta pareri, dateci poteri decisionali

(DIRE) Trieste, 22 Lug. – “Il Comitato delle Regioni europee rappresenta un milione di amministratori eletti, eppure oggi può esprimere solo pareri, senza potere decisionale: una situazione che va modificata. E vanno cambiati anche i Trattati dell’Unione Europea, che permettono agli Stati di mettere il veto sui provvedimenti, alimentando gli egoismi nazionali. Spingendo per il rafforzamento della sussidiarietà in vista di un’Unione Europea sempre più coesa, capace di dare risposte unitarie sul piano della politica estera, della difesa, dell’energia, della migrazione e della coesione sociale”. Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, nei panni di coordinatore delle politiche europee in seno alla conferenza delle Assemblee legislative italiane, sintetizza così il documento elaborato dai Consigli regionali e discusso oggi a Firenze nel corso del dibattito istituzionale che aveva al centro i risultati della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Secondo Zanin, inoltre, “bisogna rafforzare il ruolo delle assemblee legislative all’interno delle istituzioni europee, per dare voce all’Europa dei popoli e delle regioni”. Il documento che sta per essere approvato dalla conferenza prevede un parere obbligatorio e non più solo consultivo, con la necessità di motivare eventuali dinieghi da parte di Parlamento europeo e Consiglio d’Europa. Zanin ha sottolineato come sia necessario “modificare i trattati per far diventare l’Europa un player davvero competitivo sul piano internazionale. Comitato delle Regioni e Calre vanno coinvolti in questa revisione”. E ha sottolineato poi l’importanza delle politiche concrete sui grandi temi che toccano tutti i Paesi europei, annunciando l’intenzione di predisporre documenti su ambiente, energia, migrazione, salute e coesione sociale: le grandi sfide della società del futuro.

Ribadendo l’importanza del coinvolgimento, anche formativo, dei giovani. Zanin ha concluso l’incontro invitando i colleghi a portare nei rispettivi consigli il documento elaborato dal coordinamento delle commissioni europee, che verrà approvato lunedì 25, ribadendo poi l’invito a predisporre i documenti settoriali, che al termine dell’iter, nella primavera del prossimo anno, saranno consegnati alle istituzioni europee. (Mic/ Dire) 18:17 22-07-22

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