Myanmar. Militari respinti, Corte ONU procede su genocidio Rohingya

(DIRE) Roma, 22 Lug. – La Corte di giustizia internazionale delle Nazioni Unite con sede a L’Aia ha respinto le obiezioni della giunta militare del Myanmar rispetto alle accuse di genocidio nei confronti della minoranza musulmana dei Rohingya che erano state presentate al tribunale dal Gambia. La decisione dei giudici dell’Onu apre la strada all’avvio di un procedimento sulla questione presso la Corte. I tempi per le prime udienze non sono stati ancora comunicati. Stando a quanto riferisce il servizio in lingua birmana dell’emittente radiofonica americana Voa, le obiezioni presentate dai militari che sono state respinte erano tutte relative alla legittimità del Gambia come Paese estensore della denuncia.

Banjul ha sollevato il caso dei Rohingya nel 2019, in rappresentanza dell’Organizzazione della cooperazione islamica (Oic), facendo riferimento a violenze avvenute fra il 2016 e il 2017. Nel periodo oggetto della denuncia attacchi e omicidi di massa commessi dall’esercito birmano hanno costretto alla fuga nel vicino Bangladesh circa 700mila esponenti della comunità, discriminata da decenni. Un’indagine dell’Onu pubblicata nel 2018 ha accusato i soldati di Naypyidaw di aver agito con “intenti di genocidio”. Le forze armate birmane, al potere per anni fino dagli anni ’60, hanno ripreso il potere nel Paese rovesciando un governo democraticamente eletto con un colpo di Stato nel febbraio 2021. (Bri/ Dire) 19:14 22-07-22

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