Lunedì 18 Luglio 2022 presso il Castello Ruffo di Scilla si è svolta la presentazione del libro “Scilla – Il mito che vive” scritto da Adriana Verardi e Franz Riccobono, due persone particolarmente illustri. Reggio Calabria ha dato i natali ad Adriana Verardi, docente in pensione di Discipline Geometriche e Architettoniche del Liceo Artistico “Mattia Preti”. Affascinata dallo Stretto di Messina, vive per la maggior parte dell’anno a Scilla, nella restante parte si divide tra Reggio Calabria e Messina. Dedita particolarmente al bene verso gli altri, è stata una Crocerossina e socia fondatrice del Soroptimist Club di Reggio Calabria, in cui attualmente ancora opera attivamente, nonostante abbia ricoperto tutte le cariche sociali, tra cui quella di Segretaria Nazionale.
Recentemente scomparso, il professore, studioso, saggista, storico, ricercatore della memoria e coautore del libro “Scilla – Il mito che vive”, Franz Riccobono nacque a Messina e si distinse per i numerosi incarichi e onorificenze di grande prestigio ricevute durante tutta la sua vita. Tra essi emerge il suo ruolo come componente del Consiglio Regionale dei Beni Culturali e la carica come Vicepresidente della Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia. Viene ricordato per il suo particolare interesse nell’approfondire la storia di Messina, di cui era un grande conoscitore e appassionato. I due autori, uniti dall’enorme passione e curiosità, hanno redatto il libro dedicato alla città di Scilla, dopo anni di indagini e studi approfonditi, alla ricerca della verità nascosta nella memoria di ciò che è stato. Adriana Verardi, portavoce anche del suo coautore, ha dichiarato che all’interno del libro è possibile approfondire episodi della vita vissuta nel corso dei secoli dagli Scillesi, i quali hanno dato prova più e più volte di una forte tempra e della loro indiscussa capacità di sopravvivere adattandosi agli eventi, anche nefasti, che hanno colpito la città. Nelle sue indagini, spinta dalla forte curiosità, la prof.ssa Verardi durante i suoi lunghi soggiorni a Scilla, ha chiesto a chiunque fosse disposto ad ascoltarla, un aiuto per la sua ricerca della Storia di Scilla. Tale indagine, l’ha portata a coinvolgere il prof. Francesco Burzomato e l’appassionato di Scilla il dott. Rocco Panuccio. Il prof. Francesco Burzomato ha mostrato a tutti i pervenuti alla presentazione, le immagini di scavi archeologici della città di Scilla che dimostrano e confermano le tesi trattate nel libro. Tali immagini sono state inserite con le stampe di come era Scilla. Alcuni scavi sono ancora in corso, pertanto è necessario attendere ancora per poter conoscere i tanti segreti nascosti di Scilla.
Il dott. Rocco Panuccio ha dedicato la sua vita alla sua città natale, Scilla, anche se questo lo ha portato ad essere un disoccupato e ad accontentarsi di lavori occasionali. Nel suo lungo tempo libero, ha, tuttavia, potuto aiutare la Parrocchia di San Rocco e scoprire alcuni dei piccoli tesori nascosti della città. A Scilla, ad esempio, sono conservate ben 2 reliquie del Santo Patrono, San Rocco, probabilmente provenienti da Venezia, dove il culto era già radicato. Scilla inoltre, nella sua storia di Comune, ha avuto 2 sindaci donne, nel 1952 la dott.ssa Paladino è stata tra i primi sindaci donna d’Italia. L’unione delle esperienze e dei saperi ha prodotto uno straordinario elaborato narrativo che ha coinvolto attivamente Adriana Verardi e Franz Riccobono per molti anni. Adriana Verardi ha infine concluso l’evento affermando che a spingerla a continuare è stata la gioia della ricerca, in particolare della verità, che l’ha portata ad approfondire minuziosamente e incessantemente l’indagine, tanto che è riuscita a trovare molte prove e stampe, presenti nel libro, come prova tangibile della veridicità dei fatti narrati. Il libro “Scilla – Il mito che vive” è dunque ricco di episodi, stampe, conoscenze sulla città di Scilla e sulla sua storia. La prossima presentazione sarà ospitata dal Circolo di Società di Reggio Calabria il 23 Settembre 2022.