Wojciechowski, Commissario dell’Unione Europea all’Agricoltura, in relazione ai costi di produzione elevati ha dichiarato: “reali rischi legati alle forniture di gas, i nostri interlocutori chiave ci hanno chiesto di garantire che l’industria agroalimentare abbia la priorità in caso di razionamento“.
E’ la giusta preoccupazione per il futuro dell’agricoltura nei paesi dell’Unione quando si è arrivati al quinti mese di guerra in Ucraina e si temono possibili interruzioni più o meno volute al flusso del gas nel Vecchio Continente.
Il conflitto tra KIeve Mosca incide in maniera drammatica sull’approvvigionamento alimentare di tutto il globo. I fattori di questa influenza sono diversi e si incancreniscono con difficoltà negli interscambi con i paesi in guerra. Quest’ultimi sono tra i maggiori produttori al mondo di grano, concime e mangimi.
C’è poi la questione del clima e delle continue ondate di caldo o le grandinate improvvise che infieriscono in alcuni casi. Al momento però il settore agroalimentare in Europa “tiene”.
FMP