Ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito, e nel rispetto dei diritti degli indagati (che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza), si rende noto che le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno concluso un’operazione finalizzata a contrastare il contrabbando di olio motore per autoveicoli, fenomeno fraudolento grave quanto il traffico illecito di carburante.
I finanzieri trevigiani hanno infatti denunciato alla locale Procura della Repubblica, per il reato di contrabbando, quattro persone, tre di nazionalità italiana e uno straniero, ritenute responsabili di aver introdotto nel territorio nazionale 21.880 kg di olio motore, sottoposto a sequestro unitamente al camion frigo che lo occultava.
Il fermo del mezzo, proveniente dalla Lettonia, è avvenuto nel corso di un posto di controllo attivato dai finanzieri del Gruppo di Treviso nei pressi del casello autostradale di Venezia Est, snodo di primaria importanza, che ogni anno registra il transito di 3,5 milioni di veicoli, molti dei quali provenienti dalla cosiddetta “rotta balcanica”.
A insospettire la pattuglia circa l’irregolarità del trasporto è stata, dapprima, la documentazione di accompagnamento esibita dal conducente del mezzo, dalla quale risultava che un’azienda lettone aveva venduto a una società greca il carico di olio motore, che però era destinato a una società con sede a Roma, non autorizzata a commercializzare prodotti sottoposti a imposta di consumo, come l’olio motore.
Altri dubbi sono emersi anche dalle dichiarazioni contraddittorie del conducente, che ha tra l’altro riferito di essere entrato in Italia dal Brennero, valico del tutto incompatibile con il tratto autostradale veneto percorso dal mezzo, e dalle modalità di trasporto del prodotto petrolifero, confezionato nelle classiche lattine da 1, 2 e 5 kg., ma caricato su un camion frigo, fermato peraltro in un giorno della settimana interdetto alla circolazione dei mezzi pesanti.
Il sequestro è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria trevigiana, che ha disposto l’assegnazione dell’autoarticolato e dell’olio motore, del valore commerciale di oltre 300.000 euro, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per la manutenzione dei mezzi di soccorso.
L’intervento fa seguito all’indagine, denominata convenzionalmente “Olio Extra”, che, nel giugno 2021, aveva consentito di portare alla luce il contrabbando, dall’Est Europa all’Italia, di 240 tonnellate di olio motore per autoveicoli, per un valore di oltre 3 milioni di euro, e di denunciare tre soggetti, amministratori di società attive nel commercio di accessori e ricambi per auto, con sedi tra le province di Roma e Latina.
Si tratta di numeri che indicano la gravità del fenomeno, parallelo al contrabbando di carburante, in un’area, la provincia di Treviso, che è caratterizzata dal transito di traffici illeciti diretti verso l’intero territorio nazionale, su cui resta alta l’attenzione del Comando Provinciale delle Fiamme Gialle.
La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Treviso (art. 5, comma 1, D.Lgs. n. 106/2006, come introdotto dall’art. 3 del D.Lgs. n. 188/2021).
comunicato stampa Guardia di Finanza Comando Provinciale Treviso