Il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana ha preso parte alla conferenza stampa indetta dal sindaco di Scilla Ciccone. Dagli amministratori dell’area dello Stretto l’appello al Presidente Occhiuto affinchè sia evitata la chiusura dei punti primo intervento
“Una battaglia comune, una vicinanza concreta, gomito a gomito, a difesa di presìdi sanitari fondamentali per il territorio metropolitano, perchè sia garantito il diritto alla salute per migliaia di cittadini e turisti che durante il periodo estivo affollano i centri della Costa Viola e l’area dello Stretto. Siamo qui per condividere le preoccupazioni del sindaco Ciccone e degli altri sindaci interessati dai provvedimenti che nella sostanza determinano la chiusura dei PPi di Scilla, Palmi e Oppido Mamertina, ma anche cercare insieme delle soluzioni. Sicuramente, tra tutte le ipotesi in campo, quella della chiusura non deve nemmeno essere presa in considerazione”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace intervenendo quest’oggi nel corso della conferenza stampa indetta dal sindaco di Scilla Pasqualino Ciccone per protestare contro il provvedimento di chiusura, disposto dall’Asp di Reggio Calabria, dei Punti di Primo Intervento di Scilla, Palmi e Oppido Mamertina. Dopo la riunione convocata d’urgenza nella giornata di ieri, alla conferenza stampa di oggi, nella sala del Consiglio comunale di Scilla, hanno preso parte anche l’Assessore comunale di Reggio Calabria Francesco Gangemi, in rappresentanza del facente funzioni Paolo Brunetti, il sindaco di Santo Stefano Francesco Malara, il sindaco di Sant’Alessio, Stefano Calabrò, il sindaco di Bagnara, Adone Pistolesi, di Campo Calabro, Rocco Alessandro Repaci, il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti, insieme ad altri amministratori dei Comuni dell’Area dello Stretto.
“Qui non si tratta di cose straordinarie – ha aggiunto Versace – ma di garantire i servizi minimi, rispetto al diritto alla salute, che in una cittadina turistica in questo periodo risultano basilari per migliaia di persone, considerando che la popolazione di questi centri costieri nel periodo estivo si moltiplica per dieci. Da parte nostra nessun tipo di polemica – spiega ancora il facente funzioni – ma un appello al Presidente Occhiuto, nella sua veste di Commissario per la Sanità calabrese, affinchè sia immediatamente rispristinati i punti di primo intervento e sia garantito il servizio senza nemmeno un giorno di interruzione. Siamo qui per dare sostegno alla battaglia del sindaco Ciccone che è una battaglia di tutti i sindaci, perchè oggi tocca a Scilla ma domani potrà toccare ad altri. E su un tema cosi importante come la sanità non ci sono colori politici o appartenenza di partito. Bisogna stare uniti, individuando insieme delle soluzioni in grado di dare risposte alla comunità”.
Un ultimo passaggio il sindaco facente funzioni lo dedica al tema della programmazione sugli aspetti sanitari. “Non si può sempre vivere di emergenza – ha spiegato – va fatta un’attività preventiva di riorganizzazione della sanità di prossimità. Non si può arrivare a luglio ed accorgersi che manca il personale. Andavano fatti i concorsi prima, sono anni che l’emergenza pandemica ha messo in ginocchio le nostre strutture. Bisogna reperire nuovo personale, obbligando i medici neoassunti ad accettare le destinazioni assegnate. Queste sono strutture vitali per le nostre comunità, e naturalmente non solo in estate. Sulla sanità si misura il grado di civiltà di un territorio. E su questi temi non faremo un passo indietro”.