“Nella delicata fase economica in cui si trova il nostro Paese, caratterizzata dal progressivo aumento dell’inflazione, rilancio l’appello alla responsabilità del Presidente di Confindustria Bonomi e la proposta di un taglio del cuneo fiscale da 16 miliardi di euro da destinare per due terzi ai lavoratori che si trovano sotto la fascia dei 35mila euro all’anno di retribuzione. È necessario, infatti, superare i dissidi all’interno della maggioranza, abbandonando i calcoli elettorali che fino ad ora hanno portato ad adottare provvedimenti non risolutivi, come bonus una tantum e sussidi a pioggia.
Al contrario, risulta fondamentale concentrarsi su interventi strutturali legati ad un orizzonte di medio e lungo periodo. La riduzione del cuneo fiscale sul lavoro risulta fondamentale per difendere il potere d’acquisto dei lavoratori dall’aumento dell’inflazione e incentivare nuove assunzioni, scongiurando il pericolo di una nuova ondata di licenziamenti nel mese di settembre. In tal senso, come sindacato UGL, auspichiamo quanto prima la convocazione di un tavolo fra Governo, sindacati e parti datoriali, per discutere delle misure prioritarie per lavoratori e imprese”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al dibattito sul taglio del cuneo fiscale.