Leggendo sui quotidiani locali del rientro del Consigliere Castorina in Consiglio Comunale e della ventilata ipotesi di un anticipo del rientro del Sindaco “sospeso” sembra di essere su “Scherzi a Parte”. Questa situazione acuisce i sentimenti di avversione verso la Cosa Pubblica, la nausea nei confronti della politica ma soprattutto determina l’assoluta distanza da parte di molti cittadini nei confronti della Giustizia Italiana.
Allora per ricordare a noi stessi, facciamo un breve riepilogo di quanto vissuto in questi ultimi anni a Reggio. E’ stato detto che al Comune si rubavano i soldi e non hanno trovato nessun ladro. Poi hanno detto che si era creato un buco di bilancio di oltre 700 milioni di euro, alla fine il disavanzo di gestione è stato fissato in circa 100 milioni di euro, cosa tra l’altro frequente in moltissimi Comuni di pari dimensione in Italia.
Hanno convinto l’opinione pubblica che l’azienda che provvedeva alla raccolta di rifiuti era in mano alla Ndrangheta e che aveva inquinato il tessuto comunale, tuttavia è stato accertato, con sentenza definitiva, che nulla di questo fosse vero.
Nel frattempo era finita una legislatura per gli attuali amministratori e dopo non aver concluso niente di buono per la nostra Reggio in quasi sei lunghi anni si è andati a nuove elezioni. L’ultima tornata elettorale è stata macchiata da brogli elettorali.
E ancora, è andato a sentenza un processo, scaturito dalla denuncia del compianto Enzo Vacalebre, che ha portato alla condanna in primo grado del Sindaco Falcomatà ed alla sua conseguente sospensione per la legge Severino.
Bene, tutto questo sembra che non sia suscettibile di produrre alcunché, come se nulla fosse, tutto sarà cancellato come si faceva una volta con il cassino sulle lavagne delle aule scolastiche e tutto torna come prima in questa Città che ormai annaspa in termini di vivibilità per mancanza di qualsiasi servizio, piegata su se stessa, senza economia e senza prospettive di futuro per carenza progettuale, cosa che spinge i giovani ad andare via per carenza di ogni prospettiva sul futuro.
La Città appare silenziosa, inerme, priva di qualsiasi reazione di fronte a questi avvenimenti che vengono imposti come calati dall’alto, normali, quasi naturali. La nostra riflessione come Circolo di FdI “Antonio e Ciccio Franco” di Reggio Calabria, nasce proprio in seguito a questa apatia da parte della cittadinanza, ormai rassegnata, della Politica tutta, ma anche e soprattutto dalla indifferenza delle Autorità preposte a vigilare su questi avvenimenti.
E’ possibile che accada tutto questo nell’indifferenza generale, di quei Media che in altri periodi non perdevano un solo giorno per mortificare gli Amministratori senza che si sia mai trovato un nesso tra il contestato ed il riscontrato? E’ possibile che nessuno abbia voglia di invertire questa tendenza che è assimilabile ad una lenta agonia che sta uccidendo Reggio Calabria da alcuni anni a questa parte?
Saverio Laganà
Presidente del Circolo “Antonio e Ciccio Franco”