Africa. Etiopia-Sudan, crisi diplomatica per uccisioni a confine

(DIRE) Roma, 27 Giu. – Il Sudan ha fatto sapere di voler richiamare il suo ambasciatore in Etiopia e di convocare il rappresentante diplomatico di Addis Abeba nel Paese dopo che le forze armate di Khartoum hanno accusato l’esercito etiope di aver giustiziato sei militari e un civile dopo averli sequestrati nei giorni scorsi in una zona di confine. Le autorità militari non hanno fornito ulteriori dettagli ma fonti delle forze armate rilanciate in modo anonimo dai media internazionali hanno riferito che i fatti hanno avuto luogo nei pressi dell’area di Al-Fashaga, zona fertile di frontiera situata nello Stato sud-orientale di Gedaref al centro da anni di un disputa sulla demarcazione dei confini e delle aree di sfruttamento agricolo, più volte degenerate in scontri anche mortali.

Stando a quanto riferiscono media locali, il ministero degli Esteri di Khartoum ha annunciato che il Paese “richiamerà immediatamente il suo ambasciatore in Etiopia per consultazioni” mentre “anche l’ambasciatore etiope a Khartoum sarà convocato per essere informato della condanna del Sudan rispetto a questo comportamento disumano”. La diplomazia di Khartoum ha affermato di voler anche presentare una denuncia presso il Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il ministero, rilanciato dall’agenzia statale Suna, ha inoltre ricordato ad Addis Abeba che “il Sudan ospita più di due milioni di cittadini etiopi che godono di un trattamento dignitoso e condividono con il popolo sudanese le sue risorse e il suo sostentamento con generosità e tolleranza”. Il numero di rifugiati etiopi presenti in Sudan è aumentato significativamente a partire dal novembre 2020, dopo lo scoppio di un conflitto fra il governo di Addis Abeba e le autorità della regione settentrionale del Tigray, che pure confina con lo Stato sudanese di Gedaref. (Bri/ Dire) 19:12 27-06-22

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