R.D. Congo. Kambale (Jeunes Africains): in corso attacco ruandese

Direttore ong a ‘Dire’ da Kivu: popolazione Bunagana non si fida

(DIRE) Roma, 17 giu. – “La popolazione di Bunagana è perlopiù rimasta in città ma non si fida e considera i ribelli del Mouvement du 23 mars il cavallo di Troia del Ruanda”: parole di Etienne Kambale, direttore dell’ong Fondation Point de vue de Jeunes Africains pour le Developpement.
La sua voce è raccolta dall’agenzia Dire al telefono da Goma, il capoluogo della provincia congolese del Nord Kivu, dove negli ultimi mesi la tensione è tornata a salire.
Bunagana, una cittadina della zona, vicina ai confini con il Ruanda e l’Uganda, è stata occupata dal Mouvement 23 mars (M23) a inizio settimana. Il governo provinciale del Nord Kivu ha denunciato “un’invasione” da parte dell’esercito di Kigali, che sosterrebbe i ribelli. Secondo Kambale, si tratta di accuse “fondate” e condivise dalle comunità del posto. “La percezione diffusa”, sottolinea il direttore, “è che sia in corso un attacco da parte del Ruanda e che l’M23 sia una sorta di cavallo di Troia del governo di Kigali e in parte anche di quello dell’Uganda”.
A confermare i timori di una crisi regionale sono sia stime fornite da organizzazioni di carattere umanitario sia comunicazioni politico-diplomatiche.
Secondo l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), l’ultima fase di scontri e instabilità nel Nord Kivu ha spinto circa 123mila persone a lasciare le proprie case. Di queste, 8mila avrebbero superato il confine e raggiunto l’Uganda.
Uhuru Kenyatta, presidente del Kenya e della Comunità dell’Africa orientale (Eac), un organismo regionale del quale fanno parte anche Congo e Ruanda, ha annunciato che in Nord Kivu e nelle vicine province di Sud Kivu e Ituri sarà dispiegata una forza militare congiunta.
Diverse, anche se non sempre facili da valutare, le testimonianze in arrivo da Bunagana. Secondo il Comitato internazionale per la protezione dei giornalisti (Cpj), miliziani dell’M23 hanno saccheggiato la sede di un’emittente locale, La Voix de Mikeno. Un cronista del posto, Austere Mavikila, autore di servizi per la radio statunitense Voice of America, ha poi denunciato di aver subito minacce da parte dei ribelli per la sua copertura del conflitto.
L’esercito del Ruanda ha invece riferito dell’uccisione di un soldato congolese, colpito a morte dopo aver attraversato il confine presso la località di Rubavu. Nella sparatoria, stando alla versione di Kigali, sarebbero rimasti feriti anche due agenti di polizia.
I rapporti tra Congo e Ruanda erano sembrati migliorare dopo l’elezione del presidente Felix Tshisekedi, in carica a Kinshasa dal gennaio 2019. Durante un incontro con il suo omologo Paul Kagame, a Kigali, nel marzo di quell’anno, il capo di Stato aveva sottolineato il comune impegno a “costruire ponti e non muri” tra i due Paesi. Nuove tensioni sono emerse però con l’avanzata dell’M23, un gruppo di matrice perlopiù tutsi, noto alle cronache internazionali già dal 2012, quando per alcuni mesi aveva occupato Goma, capoluogo provinciale con una popolazione di oltre un milione di abitanti.
(Dire) 18:04 17-06-22

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