Il riscaldamento globale ogni giorno che passa aumenta. Il mondo è accompagnato da continui cambiamenti climatici, le mezze stagioni non esistono più, molti animali sono in via di estinzione perché il loro habitat naturale pian piano sta scomparendo. Il 2022 è stato, anzi è, “l’anno della siccità”, e il Corno D’Africa è tra i territori che ne soffre maggiormente, non solo da quest’anno. Combatte con questo problema da decenni ormai, che ha già causato quattro anni di raccolti falliti. Tra mancanza di cibo, invasioni di locuste, piogge irregolari e guerre civili, il Corno D’Africa non conosce la parola “quiete”.
Il popolo per via del conflitto in Ucraina e per la pandemia covid-19, paga il prezzo maggiore, i costi alimentari hanno raggiunto costi esorbitanti, il reddito procapite degli abitanti si aggira intorno a meno di un dollaro al giorno. In Etiopia il prezzo dei fertilizzanti è aumentato del 196% mentre in Somaliand il costo dell’olio, a seguito del conflitto Russo-Ucraino, è salito del 260%, quello del pane del 163%.
Il Direttore di Actionaid ha dichiarato che le strade sono ricoperte di animali morti ed in decomposizione, altri per sopravvivere si avvicinano ai villaggi per la carenza di acqua. La maggior parte delle persone soffrono di malnutrizione, specialmente la fascia di età infantile. L’ultima carestia in Somalia, ha portato alla morte di 250 mila persone (fonte: adnKronos.it).
AO