“Il quadro della giustizia civile che emerge dai dati raccolti in un’indagine da Luca Minniti e Giorgia Telloli e pubblicati oggi da IlSole24Ore è sconfortante. Siamo ancora molto indietro, infatti, sulla riduzione dell’arretrato patologico, ovvero quello che ha superato i parametri della legge Pinto e che provoca anche le richieste di indennizzo per irragionevole durata del processo. In 17 tribunali su 140 è presente il 50% dei procedimenti arretrati da definire, mentre soli 38 tribunali hanno ben il 75% dei procedimenti arretrati. Osservando i dati, si vede come i tribunali con maggiore arretrato patologico sono quelli più grandi: un non invidiabili primato che in Toscana spetta al tribunale di Firenze.
Abbiamo la giustizia civile più lenta d’Europa: secondo i numeri di CEPEJ, mentre in Italia la durata media di un processo civile che arriva al terzo grado è di più di 8 anni, in Germania non si va oltre i 2 anni e 2 mesi. In un simile contesto abbiamo dovuto assistere persino allo sciopero delle toghe, anziché prendere consapevolezza della necessità di una sterzata per non compromettere uno degli obiettivi principali delle risorse PNRR sulla giustizia. Il 12 giugno, con il voto per i referendum, noi italiani abbiamo la grande possibilità di dare la scossa ad un sistema che soffre di immobilismo: non sprechiamola!”. Lo dichiara in una nota Manfredi Potenti, deputato toscano della Lega e membro della Commissione Giustizia della Camera.