Turismo Calabria: la rinascita del settore dopo gli anni della pandemia

Turismo: Intervista a Giovanni Giordano (Confapi e MAAVI) su come è sopravvissuto il settore turistico alla pandemia

Dopo la pandemia, sembra tornare il sereno nel settore del Turismo che ha risposto con forza e determinazione alle gravi ripercussioni socio-economiche dettate dalla crisi mondiale.

Una ripartenza attesa da tempo

Per capire come il Turismo sia sopravvissuto negli ultimi anni, e comprendere le prospettive di rilancio, è necessario guardare i risultati ottenuti dalle attività di monitoraggio del trend turistico e seguire come si sono mossi i vari operatori del turismo per tutto il periodo preso in esame (2019-2021).

L’analisi del quadro turistico calabrese

Ad accompagnarci in questo ‘viaggio’ fatto di cifre e percentuali è il dott. Giovanni Giordano, presidente della Confapi Turismo Calabria e delegato regionale del Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane.

In questo scenario attuale del turismo, la Calabria in che posizione si colloca e quali primi elementi significativi riporta?

La Calabria, in questo arco temporale in cui rientra anche il periodo pandemico, ha registrato 18 mila imprese della filiera turistica, corrispondendo al 2,9% dell’offerta complessiva italiana. Un dato che la riporta al 12° posto su una classifica nazionale, generando circa 56mila addetti in termini di occupazione.

Un’incidenza, quella calabrese, che fa ben sperare?

Anche se alcuni dati ci confortano, la Calabria rimane come numeri di addetti per impresa a consuntivo annuo inferiore alla media nazionale, con un evidente calo soprattutto per le province di Vibo e Crotone. Si salvano con un rapporto favorevole tra impresa turistica e impiegati (sul totale regionale) le province di Reggio e Cosenza. Fatica un po’ Catanzaro.

In cosa la Calabria si è distinta durante la crisi pandemica?

Paradossalmente, la Calabria ha sofferto meno sull’aspetto demografico delle imprese, merito della forte stagionalità che nel periodo estivo è risultata essere la meno impattata da restrizioni anti-covid favorendo l’aumento della clientela turistica straniera.

Un dato che conferma quanto sia affascinante e attrattiva la Calabria per il mercato internazionale, oppure semplice turismo di ritorno?

Le restrizioni verso mete straniere hanno favorito un forte riversamento di presenze extraregionali specialmente verso la Calabria, che vantava numeri di contagio per nulla preoccupanti. Così come la mancanza di limitazioni nei paesi esteri ha incanalato un flusso maggiore di turismo d’arrivo in direzione della nostra regione.

turismo-viaggiIl covid ha causato la chiusura di molte strutture ricettive, cos’è successo al turista in cerca di alloggio?

Purtroppo nel 2020 la pandemia ha causato un crollo notevole, ma nel 2021 la ripresa è stata eccezionale rispetto la media nazionale. Tropea e Pizzo le mete più gettonate dagli (+50% rispetto al 2020). Il maggior numero di turisti ha preferito alloggiare in appartamenti privati scegliendo la modalità ‘affitto’ per tutto il periodo delle vacanze. Sono state prenotate ben 12.344 strutture private, mentre solo 3.309 strutture ricettive, registrate sui portali, hanno ricevuto la richiesta di prenotazione da parte dei viaggiatori.

Può essere un dato nato dalla sicurezza di gestire il luogo di alloggio in termini di pulizia e igienizzazione per il virus rispetto ad una struttura gestita da altri?

Assolutamente sì. La paura del contagio ha comportato un aumento del bisogno di sicurezza, che si manifesta in una ricerca di strutture meno affollate; location unifamiliari con spazi esterni dove poter garantire contatti contingentati, seguendo standard chiari ed efficaci. Uno stile di vacanza differente, più sostenibile e con ritmi più lenti, orientata al vivere un’esperienza diretta dei luoghi e delle persone. Omicron, tra l’altro, ha penalizzato molto il turismo, infatti, se non fosse stato per la nuova variante, avremmo già raggiunto quei risultati che ci auguriamo di ottenere nel 2023.

 Ma è davvero tutta colpa del virus?

Sicuramente, oltre agli effetti della malattia e i contagi in aumento, è mancato un efficace coordinamento tra i Paesi e i loro governi, nonché le loro decisioni in merito alle restrizioni e le misure da adottare, ignorando come perfino l’Oms si fosse esposta favorevolmente alle riaperture, data la poca aggressività della nuova variante. Chiudendo i confini il virus ha comunque continuato la sua corsa. Pensi a quanti turisti in più avrebbe avuto la Calabria, che è tra le mete più gettonate dagli stranieri.

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Foto di Engin Akyurt da Pixabay

Da dove nasce la scelta del turista di passare le proprie vacanze nella nostra meravigliosa terra?

Al primo posto, la voglia di una località balneare che doni svago e al contempo relax. In seconda battuta, la natura e le bellezze naturali del luogo. Sul turismo di ritorno gioca molto a favore l’ospitalità gratuita da parte di amici e parenti che risiedono in Calabria. Altri turisti, invece, vengono agevolati dal fatto di possedere una casa, acquistata o di proprietà famigliare. Altra forte attrattiva è la presenza di un patrimonio artistico monumentale accattivante. Stupisce, invece, l’interesse enogastronomico, molto in voga nel recente passato, ma che adesso è fanalino di coda.

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About the Author: Ilenia Borgia