La minaccia al momento si è rivelata infondata
È scattato lo “scramble” nella serata di Martedì 17 Maggio, poco prima delle 19:00, a causa di un aereo cargo proveniente da Hangzhou in Cina e diretto all’aeroporto di Liegi in Belgio. Secondo il portavoce dell’aeroporto di Liegi, l’allerta era stata data dalla compagnia aerea, A.C.C., a seguito di voci di minacce contro altri aerei cinesi sui social network, che hanno convinto le forze dell’ordine a dichiarare il rischio “dirottamento-ordigno a bordo”. Lo ha spiegato il ministero della Difesa belga in un comunicato stampa. Tale dichiarazione ha allertato lo “scramble” (termine “caro” all’Aeronautica militare con il quale si definisce il decollo immediato di caccia intercettori per identificare aerei sconosciuti, per scortarli, o per condurli fuori dallo spazio aereo nazionale per cui due o più aerei caccia F-16 della Belgian Air Force, si sono levati in volo per raggiungere ed affiancare l’aereo A.C.C. che nel frattempo era già nei cieli dei Paesi Bassi con destinazione aeroporto di Liegi.
Alle ore 20:00, a terra invece, una volta giunto il cargo, il “follow me” lo ha “invitato” a parcheggiare in un’area sicura dell’aeroporto, distante dai terminal e nel frattempo adeguatamente circondato dei previsti sistemi di sicurezza: Forze dell’ordine, sistemi antincendio dei Vigili del Fuoco, reparti antiterrorismo della Polizia di Frontiera, e cani anti-bombe e quant’altro (cecchini compresi). Diversi hangar dell’aeroporto di Liegi sono stati evacuati prima dell’atterraggio. “A quel punto è stato possibile avviare il controllo dell’aereo ancora in corso con cani annusatori di esplosivi che sono passati attraverso l’aereo e non hanno trovato nulla di insolito” ha affermato l’ufficiale di servizio dell’aeroporto. Secondo i media, la merce trasportata, come da procedura, è stata depositata sull’asfalto per essere perquisita da squadre di cani, mentre l’aereo era circondato da numerosi veicoli della polizia e dei vigili del fuoco.
Alla fine, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è trattata di una minaccia bomba rivelatasi al momento infondata. Gli F-16 della Belgian Air Force, per portarsi rapidamente a ridosso dell’aereo cargo hanno ripetutamente superato la velocità del suono. Far questo significa dare origine al cosiddetto “bang supersonico” e cioè un forte boato causato dall’onda d’urto che si genera nel momento in cui un corpo (l’aereo) che si muove in un fluido (l’aria) supera la velocità del suono. Per meglio comprendere: arriva prima l’aereo del rumore che produce. (foto di repertorio)
c.s. – Giovanni D’Agata