(DIRE) Roma, 17 Mag. – Una percentuale elevata (il 46,9%) delle persone in unione civile o già in unione, omosessuali o bisessuali, ha subito almeno un evento discriminatorio a scuola/università, non necessariamente in relazione al proprio orientamento sessuale. Il fenomeno è più diffuso tra i giovani (il 61,6% dei 18-34enni), a conferma della delicata fase di formazione che precede l’inserimento nel mondo del lavoro e i possibili effetti che questa può avere sui successivi percorsi di studio e lavoro.
Lo dice l’Istat, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, proponendo alcuni risultati delle indagini finora condotte nell’ambito del progetto, tuttora in corso, svolto in collaborazione con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), sul tema delle “Discriminazioni lavorative nei confronti delle persone LGBT+ e le diversity policies attuate presso le imprese”. (Sor/Dire) 12:10 17-05-22