Fondo unico per lo Spettacolo, 950 mila euro al Comune di Reggio Calabria

Soddisfatta l’Assessora Irene Calabrò che ha annunciato una manifestazione d’interesse per l’acquisizione dei progetti che dovranno essere realizzati entro il 31 Dicembre

Via libera, dalla giunta comunale, allo Schema di accordo di programma fra il Ministero della Cultura ed il Comune per i progetti di attività a carattere professionale nel campo dello spettacolo dal vivo. L’intesa, sostenuta dall’assessora alla Cultura Irene Calabrò, porterà, nelle casse di Palazzo San Giorgio, circa 950 mila euro attraverso i finanziamenti previsti dal Fondo Unico per lo Spettacolo, risorse che «serviranno ad organizzare eventi d’animazione nelle aree periferiche della città sulla base di progetti selezionati tramite un bando pubblico predisposto dal Comune». Così, l’assessora Calabrò, si è detta «molto soddisfatta per un importante obiettivo raggiunto dall’amministrazione che, in questa maniera, potrà valorizzare il patrimonio culturale delle periferie».
Un intervento che, dalle parole della delegata di giunta, «svela un doppio risvolto positivo in termini culturali e di inclusione sociale». Ma è, ancora, un altro elemento che, a parere della delegata di giunta, «rende merito ad un accordo che afferma e tutela i diritti dei lavoratori».
«Essendo rivolto a determinate categorie di soggetti ammessi – ha spiegato – vale a dire agli organismi professionali operanti nel settore da almeno tre anni, in regola col versamento dei contributi al fondo pensionistico per i lavoratori dello spettacolo e agli organismi già finanziati dal Fondo Unico Spettacolo, garantisce e rispetta i livelli occupazionali dei contratti di categoria».
«Una volta approvato l’accordo di programma che individua le linee di azione di intervento ed i beneficiari – ha aggiunto l’assessora Calabrò – verrà pubblicato una manifestazione d’interesse per l’acquisizione dei progetti che dovranno essere realizzati ed effettuati entro il 31 dicembre prossimo».
L’assessora, in conclusione, ha sottolineato l’azione del Ministero della Cultura che «abbraccia le periferie e va incontro all’hinterland della nostra città attraverso un’animazione innovativa dal punto di vista delle ricadute sociali ed economiche per il territorio».

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