Il velivolo è stato evacuato e solo cinque ore dopo il proseguimento del viaggio è stato dichiarato sicuro
Un aereo che Martedì stava per decollare per la Turchia dall’aeroporto Ben-Gurion è tornato al terminal. Diversi passeggeri a bordo di un aereo della AJ. che stava decollando da Ben Gurion, Israele, hanno ricevuto immagini che ritraevano vecchi incidenti aerei. Allarmati, hanno avvisato l’equipaggio, che ha evacuato il velivolo. Era in fase di decollo, i 160 passeggeri a bordo stavano impostando il proprio smartphone sulla modalità aereo, quando sugli schermi di alcuni è comparsa una notifica “AirDrop”. Coloro che possedevano un iPhone hanno infatti ricevuto diverse immagini, ritraenti due crash aerei, l’uno avvenuto nel 2009 ad Amsterdam, l’altro nel 2013 a San Francisco. Spaventati, si sono rivolti all’equipaggio. Il velivolo non si è staccato da terra ed è stato fatto evacuare. Passeggeri, bagagli e aereo sono tutti stati ispezionati. Infine, cinque ore dopo, ai viaggiatori è stato comunicato che il viaggio si sarebbe potuto svolgere in sicurezza.
Non è chiaro quanti passeggeri siano poi tornati a bordo del velivolo. L’incidente è avvenuto su un volo A. per Istanbul e non è stato un attacco informatico su Internet, ha affermato il portavoce dell’Autorità aeroportuale O.L.. Il motivo dell’incidente non è ancora stato stabilito, ma nove giovani israeliani sono stati fermati e interrogati. I sospetti erano passeggeri del volo e sono cittadini israeliani, secondo la polizia, ha detto.
Il reato comporta una pena detentiva massima di tre anni in Israele. “Sono sicuro che la polizia e le autorità di sicurezza scopriranno perché l’hanno fatto”, ha detto L. a Channel 12. “Una donna è svenuta, un’altra ha avuto un attacco di panico”, ha detto a Channel 12 un passeggero identificato come D. AirDrop, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consente a un utente iPhone di inviare immagini ad altri dispositivi nelle vicinanze se sono impostati per accettare tale input. (foto di repertorio)
c.s. Giovanni D’Agata